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Data di pubblicazione:23/11/2007
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Torino-Aosta, treni lumaca “Si arriva prima in bicicletta”
Testo dell’articolo:Ci sono treni lenti, treni in ritardo, ma anche treni che si muovono a velocità indegne di un popolo tecnologicamente avanzato. Ne è un limpido esempio la ferrovia Torino-Aosta. Come ci spiega, con toni appassionati, la nostra lettrice Barbara: «Perché devo impiegare più di 2 ore e mezza per percorrere circa 100 chilometri in treno? Per esempio, il 12 novembre, parto da Porta Nuova alle 17,25 e arrivo ad Aosta alle 19,58! E non si tratta di eccezioni. Perché, negli anni in cui si va sulla Luna, negli anni in cui si creano esseri viventi da cellule generate in laboratorio, percorrere 100 chilometri in treno sulla tratta Torino-Aosta è un’impresa ai confini della realtà? «Perché, considerato il grande numero di pendolari (studenti universitari/lavoratori) che si spostano, nessuno ha mai pensato di collegare le due città con orari un po’ più furbi, in tempi normali? Esempi? Per raggiungere Torino alle 8 bisogna prendere il treno delle 5,10 e sperare che parta per arrivare a destinazione “verso” le 7,15, oppure prendere il treno delle 6,28 e arrivare “verso” le 8,45. Stesse tempistiche per il ritorno. Si arriverebbe prima in bicicletta. Perché nessuno si prende la responsabilità di risolvere senza rispondere con le solite frasi: stiamo valutando, presto decideremo... aspettiamo solo l’ok dal Papa e dall’Arcangelo Gabriele che si riuniscono in consiglio per deliberare e poi risolviamo? «Perché “Mamma Regione Autonoma” sponsorizza tutto e tutti e si dimentica dei poveri disgraziati che invecchiano per il tempo perso su quelle littorine a vapore? Perché nessuno di quegli “affascinanti” manager che siedono su comode poltrone si prende la briga di farsi qualche “giretto”? «Perché i politici possono godersi il volo Aosta-Roma con posto riservato e sovvenzioni regionali, mentre i comuni mortali che si spostano in treno devono viaggiare in condizioni igienico-sanitarie vergognose e in tempi biblici?».

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