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Data di pubblicazione:01/12/2007
Fonte:GrandaIn.com
Titolo dell’articolo:Alba: le Fs chiedono 50 milioni di euro in più alla Regione
Testo dell’articolo:Alba - Le Fs battono cassa alla Regione Piemonte: 218 milioni di euro, 50 in più rispetto a quelli che la Regione attualmente paga per il contratto di servizio, fra l’altro in scadenza; e vista l’evidente necessità di adeguare il prezzo, appare imprescindibile l’apertura di una trattativa con le Ferrovie italiane. La differenza corrisponde al maggior esborso che gli amministratori piemontesi dovranno affrontare qualora volessero garantire lo stesso livello di servizi offerto oggi da Trenitalia: la scorsa settimana, infatti, l’Amministratore delegato delle Ferrovie, Mario Moretti, si è presentato negli uffici dell’assessorato ai Trasporti con il catalogo dell’offerta di servizi, contenente tratte da coprire, numero di carrozze e data di costruzione e livello di manutenzione del materiale rotabile.
Visto che sarà difficile che Borioli estragga dal cilindro nuovi fondi, l’opzione rimanente è quella che vede taglia consistenti ai servizi ferroviari regionali: come dire, “via i rami secchi”, anche se lo stesso assessore regionale si affretta a escludere l’ipotesi prospettata.
«La Regione – afferma Borioli, che si è detto pronto a fare fronte comune per strappare al Governo fondi aggiuntivi se l’obiettivo è quello di garantire un servizio migliorato e più efficiente – ha difficoltà a reperire fondi aggiuntivi per garantire il servizio regionale».
La soluzione? Va ancora trovata. Intanto, si affronterà il problema in seno alla conferenza delle Regioni, visto che il Piemonte non è l’unica regione ad essersi vista presentare un conto più salato, quest’anno. L’obiettivo è quello di consolidare un rapporto che tenga insieme Trenitalia e Gtt sullo sviluppo integrato del sistema di trasporto, specie nell’area torinese.
E Alba?
Quello che segue è il resoconto di quanto avvenuto lo scorso lunedì 26 novembre ad un pendolare albese: «Eravamo sul treno 10261 Torino-Alba-Asti, delle 18.45, aspettando di poter tornare a casa, alle nostre vite, ad un riposo forse anche meritato. Alle 18.55 è ormai chiaro che il treno non partirà più in orario. Ma, visto che il controllore non ci ha detto niente, pensiamo partirà, anche perché altrimenti ci sarebbe il treno delle 19 per Savona: ce lo avrebbero detto, se avessimo dovuto scendere per prendere quello. Alle 19.01 il capotreno annuncia: "Mi sa tanto che il treno non partirà… la motrice è rotta e non so se la aggiusteremo." Replichiamo: "Ma è appena partito il treno delle 19… cosa dobbiamo fare, scendiamo o stiamo?" Il capotreno ci consiglia di prendere quello delle 19.35 per Cuneo". Così sciamiamo dal binario 1 al 3. Alle 19.15, dall’interno del 10219 Torino-Cuneo, vediamo partire il treno da cui siamo scesi. Vuoto. Morale: arrivo ad Alba alle 21,33. Non ho parole».

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