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Data di pubblicazione:06/12/2007
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:Ultimatum di Moretti: “Basta treni sporchi. Servizio inadeguato, ora revocheremo gli appalti”
Testo dell’articolo:TORINO - Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie è pronto a revocare gli appalti alle società che puliscono i treni. Lo ha annunciato martedì a Roma nel corso dell’incontro con la commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni. Agli assessori presenti ha spiegato di essere arrivato alla conclusione che l’unico modo per risolvere la questione della pulizia alla radice sia quella di rescissione dei contratti perché anche l’applicazione di sanzioni e di «super penali» non ha migliorato la qualità dei servizi. «Continuiamo a non essere minimamente soddisfatti del servizio», fanno sapere dall’azienda dei Trasporti. La scelta di Moretti di adottare una soluzione drastica è maturata in una decina di giorni.

Il 27 novembre, infatti, nel corso di una riunione a cui hanno partecipato rappresentanti delle Regioni, associazioni di consumatori e i vertici di due delle società appaltatrici, l’Ad delle Ferrovie lancia un ultimatum alle imprese di pulizia: entro marzo del 2008 o vi adeguate agli standard pattuiti oppure cambierà tutto. E per assicurare la massima trasparenza del giudizio spiega di aver affidato un’indagine a campione sullo stato della pulizia dei convogli al Rina, la società di certificazioni. Uno studio che dovrebbe iniziare fra pochi giorni e concludersi nel marzo del 2008. In base ai risultati, le Ferrovie decideranno quali imprese confermare e quali scartare. Aumentano anche i controlli affidati a personale interno. Sul tavolo di Moretti arrivano i rapporti degli oltre cinquemila dipendenti delle ferrovie, compresi alti dirigenti, che hanno iniziato a girare l’Italia.

L’aumento dei controlli porta alla progressiva riduzione dello standard medio delle pulizie che scende dall’86,3% del gennaio del 2007 all’81,8%. Nello stesso tempo aumentano le penali inflitte: da 800 mila euro del gennaio a 1,2 milioni dello scorso novembre. Il problema è che malgrado l’aut aut e la firma di clausole contrattuali più stringenti non cambia nulla. Anzi. I controlli più stretti effettuati dal personale delle Ferrovie hanno evidenziato come le criticità più gravi non sono legate alle pulizie ordinarie, cioè quello svolte sul binario, ma riguardano le grosse pulizie. E dati allarmanti arrivano anche dai monitoraggi che effettuano le regioni. Tra i più precisi quelli degli ispettori del Piemonte che nel report di ottobre consegnato all’assessore ai Trasporti, Daniele Borioli, sottolineano ad esempio il fatto che un sedile su due dei convogli ispezionati è sporco.

Nei piani delle Ferrovie c’è l’idea di far partire dei team di lavoro sulle pulizie a livello regionale in cui tecnici dell’azienda, dirigenti delle amministrazioni decentrate ed esperti delle associazioni degli utenti possano lavorare insieme. Le task force miste dovrebbero poi valutare i risultati dell’operazione «treni puliti» lanciata dalla Ferrovie e che accanto a penali più severe e controlli più efficaci introduce una sorta di codice di comportamento in cui è previsto che le aziende appaltatrici dovranno assicurare una maggiore tracciabilità ai pagamenti dei propri dipendenti. L’obiettivo è quello di conoscere chi ha pulito quella carrozza in quella determinata ora. Le Fs, poi, faranno anche degli investimenti per acquistare rivestimenti “usa e getta” per i sedili e 1500 pellicole anti-graffiti da applicare sulle carrozze più vecchie.

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