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Data di pubblicazione:08/12/2007
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:Moretti: «Tutti ci chiedono qualità tedesca e prezzi polacchi: impossibile»
Testo dell’articolo:ROMA - Sostiene Mauro Moretti: «Tutti vogliono qualità tedesca o svizzera con tariffe polacche: una cosa folle, che non sta in piedi». L’amministratore delegato delle Ferrovie interviene a «Radio anch’io» e conferma che dall’anno prossimo il prezzo dei biglietti Fs aumenterà ancora: 15% in più per Alta velocità, Eurostar e Intercity plus. «Noi - ha spiegato Moretti - siamo in una situazione in cui le tariffe sono la metà di quelle francesi e un terzo di quelle tedesche: è difficile pensare di mantenere un livello di qualità analogo». Immediata la reazione delle associazioni dei consumatori che ieri hanno annunciato che impugneranno di fronte al Tar del Lazio i nuovi listini. Per Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, infatti, la «stangata» arriverà a toccare i 90-120 euro a persona: 15,25 euro in più per un Palermo-Torino, 7,65 per il Roma-Milano, 11,50 per il Lecce-Milano. Moretti, nel suo intervento alla radio, ha tenuto a precisare che una parte dei prezzi dei biglietti «non dipende da noi ma da chi finanzia i servizi effettuati dalle Ferrovie, come ad esempio per i contratti con le Regioni le quali stabiliscono il livello tariffario. Un’altra parte riguarda il servizio universale e questo è oggetto di discussione col governo, non potendo le Fs su quelle tratte praticare prezzi di mercato». La porzione di tariffe libere, ha aggiunto l’ad delle Ferrovie, riguarda invece la fascia redditizia dei collegamenti relativa soprattutto al centro-nord per Eurostar e Alta Velocità. Moretti ha poi affrontando la questione delle pulizie, una delle più sentite soprattutto dai pendolari. «Ho dato tempo alle imprese fino a marzo prossimo - ha spiegato -. Se i livelli di qualità del servizio non raggiungeranno i requisiti richiesti, sono pronto a disdire tutti i contratti». Il calo del deficit, sceso dai 2,2 miliardi del 2006 ai 400 milioni circa di quest’anno, ed i nuovi fondi garantiti dal governo (104 milioni per i treni a media e lunga percorrenza) rendono più serena la situazione. Come conferma lo stesso ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi: «La situazione delle Fs da un anno a questa parte sta radicalmente cambiando. Era un azienda dissestata, senza prospettiva, ora c’è un piano industriale e si stanno mettendo a posto i conti. Certo ritardi e disservizi esistono ancora - ammette il ministro - ma ci si sta lavorando. Lunedì, intanto, entra in vigore il nuovo orario invernale che conferma l’attuale assetto di treni nazionali e regionali. Tra le novità il potenziamento dei collegamenti sulle direttrici Roma-Venezia e Roma-Milano-Torino, con due Eurostar in più su entrambi gli assi.

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