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Data di pubblicazione:09/12/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Anche il nuovo orario non piace ai pendolari: “Richieste inascoltate”
Testo dell’articolo:CUNEO - Nuovi collegamenti in altre province, come Biella e Pinerolo, a scapito - «come al solito» - del Cuneese e in particolare delle linee Torino-Bra e Cavallermaggiore-Bra-Alba-Asti. Nasce sotto i peggiori auspici il nuovo orario dei treni, in vigore da oggi in tutta la regione e già duramente contestato dai pendolari. «Ad esempio - spiegano dal comitato di Bra e Alba -, per noi il treno 4531 Torino-Bra non poteva essere spostato alle 18,15, ma per creare un nuovo treno Torino Porta Nuova-Pinerolo il posto si è trovato». Anche il futuro non promette bene: il treno 4515 è stato «limitato» al Lingotto, invece che a Porta Nuova, «forse con l’intento di sopprimerlo col prossimo orario». E ancora: «Da anni ci viene promesso che il treno 4512 Bra-Torino Lingotto (oggi composto da un convoglio da soli 232 posti, pur essendo il secondo più frequentato della giornata) sarebbe stato fatto proseguire su Porta Nuova o su altre stazioni di Torino. E anche qui nulla di fatto». Dalle Ferrovie si limitano a far sapere che i nuovi orari si possono richiedere in stazione e nelle edicole. E che «l’offerta non subirà variazioni almeno fino al 31 marzo 2008». In questi quattro mesi, la Regione e le Ferrovie lavoreranno insieme «per conseguire - spiegano da Torino - le condizioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e miglioramento della qualità, fissati dal Piano industriale». In concreto, ecco alcune variazioni. Da oggi il treno 4492 (Cavallermaggiore 18,25–Asti 19,52), partirà in anticipo da Bra di 14 minuti (alle 18,36); il 4587 (Asti 18,10-Cavallermaggiore 19,30), verrà invece ritardato in partenza da Alba di 13’ (alle 19); sulla corsa 4551 (Alba 5,50-Cavallermaggiore 6,19), è soppressa la sosta a Bra e cancellata la fermata a Madonna del Pilone per anticipare l’arrivo a Cavallermaggiore. Sulla tratta Savigliano–Saluzzo-Cuneo, il treno 4396 (Cuneo 13,43–Saluzzo 14,12), partirà più tardi da Cuneo, alle 13,43, per agevolare il servizio studenti e coincidenza con autobus a Busca (a servizio degli studenti provenienti da Dronero); il 4401 (Savigliano 14,02–Cuneo 15,01), è posticipato ida Saluzzo (14,25). Sulla Torino–Fossano, Savona-Ventimiglia, la corsa 4411 (Ceva 5,55–Savona 6,58), parte un quarto d’ora dopo; il 4541 (Fossano 18,45–Savona 20,23), posticipato di 9’. Altre modifiche riguardano il treno 10206 (Ventimiglia 19,15-Porta Nuova 23,45), anticipato in arrivo a Torino di 15’ con il taglio delle fermate di: Cengio, Saliceto, Sale Langhe, Lesegno, Vicoforte, Magliano e Trinità. Il treno 10239 (Torino Lingotto 20,38–Cuneo 21,55), è anticipato di 10’ e ferma anche a Trofarello. Il 20161 (Fossano 21,35–Cuneo 21,59) è sostituito dal treno 4543, che parte da Fossano alle 21,07 (Cuneo, 21,30) e circola anche nei festivi.




Pendolare da sempre, appassionato e anche esperto di treni, il braidese Andrea Sacco tiene informati i colleghi viaggiatori sul sito del Comitato pendolari Bra e Alba (www.pendolaribra.it).

Ogni orario, una bocciatura. Nessuno vi ascolta?
«Peggio. Certi comitati, come il nostro, vengono ascoltati ma senza risultati. Neppure nella zona di Bra e Alba, dove le richieste sono univoche, unitarie e appoggiate dalle istituzioni».

L’ultima vostra richiesta?
«La battaglia per la riduzione dei tempi delle coincidenze per Alba alla stazione di Cavallermaggiore: da 25 a 5-7 minuti. La Regione è pronta a far aggiungere fermate a Trofarello, ma ignora cosa accade al di fuori della provincia di Torino».

Recentemente, l’assessore Borioli ha proposto la creazione di una Consulta regionale degli utenti.
«Potrebbe funzionare, a patto che vengano tenuti fuori certi “fondamentalisti”: non si può pretendere che tutti i treni fermino ovunque».

Voi, cosa proponete?
«Sarebbe più logico che la Regione stilasse un “servizio minimo” regionale con la struttura dell’orario sul quale poi si può discutere di fermate, di nuovi treni, di riduzione negli orari di bassa frequentazione».

E alle Ferrovie?
«L’importante è che l’orario di base non sia predisposto da Trenitalia, che si è dimostrata incapace di programmare un servizio adeguato. La nostra proposta implica anche il ripristino di interregionali e diretti. Tutti i treni dovrebbero avere tempi di percorrenza adeguati e non “gonfiati” come oggi».

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