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Data di pubblicazione:11/12/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Riaperta la sala d’aspetto alla Stazione di Saluzzo: locale riscaldato ma utilizzabile solo dalle 6 alle 15
Testo dell’articolo:SALUZZO - Un cartello scritto con un pennarello blu segnala, da ieri, che la sala d’attesa della stazione di Saluzzo è di nuovo aperta al pubblico, dalle 6 alle 15. Si tratta di un’iniziativa dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Allemano che ha coinvolto «Rfi–Rete ferroviaria italiana», gestori del Bar della Stazione e la polizia municipale. «Avevamo ricevuto numerose segnalazioni dai pendolari – spiega il primo cittadino – che nei mesi invernali dovevano attendere al freddo, oppure entrare nel bar anche se non avevano intenzione di consumare. Così, nell’ottica di un rilancio di tutto l’immobile, abbiamo raggiunto un accordo con le Ferrovie per riaprire la sala d’attesa che era rimasta chiusa negli ultimi anni».
Lo spazio, che si affaccia sul primo binario, è stato ripulito, ridipinto e dotato di sistema di riscaldamento e di video sorveglianza per garantire la sicurezza degli utenti. L’uscio si spalanca premendo il tasto «apriporta» e il meccanismo si disattiva nel pomeriggio rendendo inaccessibile il locale di notte, quando non ci sono treni.
«Siamo molto soddisfatti di questa novità – precisa il gestore del Bar della Stazione – che avevamo auspicato da tempo. C’era sempre molta gente, infatti, che affollava il nostro locale senza consumare o sentendosi in dovere di prendere un caffè perché non avevano altro spazio per ripararsi dal freddo. I nostri problemi con Trenitalia si trascinano da anni, da quando è stata chiusa la biglietteria. Per le informazioni si rivolgono a noi e, se per caso non riusciamo a essere certi e precisi, capita anche che gli utenti si arrabbino. La macchina per i biglietti esterna, poi, è sempre rotta. È un disservizio totale». Attori dell’intesa anche i vigili urbani. Controlleranno che nessuno resti nell’atrio dopo l’orario consentito. «Vigileremo il nuovo locale – conferma l’ispettore Salvatore Mulè – e speriamo di non dover intervenire diversamente perché è probabile che qualcuno si fermi all’interno al caldo anche dopo le 15».
Un primo tassello della «rinascita» della stazione che è auspicata da tempo dal Comune di Saluzzo. All’interno dell’ex «quartier generale» dei ferrovieri non c’è più nessuno al lavoro. Per i biglietti c’è il bar o la macchina automatica, quando è in funzione. Tutte le porte sono sprangate o bloccate con grossi lucchetti. Molti i vetri rotti, erbacce che la fanno da padrone nei marciapiedi, oltre i binari, negli ex magazzini merci. Un’area enorme nei pressi del centro cittadino che dovrebbe diventare il «movicentro» saluzzese, il polo integrato gomma-rotaia dei trasporti, magari con uno sportello di informazione turistica per i visitatori che giungono nel Marchesato. «Continuiamo a insistere con Rfi per il «Movicentro» – afferma Allemano – e lo fa anche l’Ati (il gestore dei trasporti locali, ndr.), ma a livello romano c’è stata una lunga empasse su chi fosse il soggetto deputato a vendere i beni delle Ferrovie. Fra questi c’è anche la nostra stazione, ma non si può ancora arrivare ad una alienazione e, poi, ad un rilancio dell’area».

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