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Data di pubblicazione:18/12/2007
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Ferrovie, battaglia su tagli e servizi
Testo dell’articolo:GENOVA - Si aprono spiragli positivi nella lunga storia dei rapporti, quasi sempre difficili, tra Regione Liguria e Ferrovie. L’ha detto l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Luigi Merlo, rispondendo ieri in Consiglio a una serie di interrogazioni sui disservizi. «Dopo anni di cattiva gestione, ora sono ottimista», ha detto in sostanza Merlo, grazie agli stanziamenti previsti nella Finanziaria (536 milioni che, pur essendo inferiori rispetto alle cifre richieste, lasciano però intravedere quanto meno un’inversione di tendenza). «A questo punto, esiste la possibilità di intervenire su puntualità e pulizia dei convogli con un piano aziendale serio e rigoroso», ha commentato l’assessore, aggiungendo che anche se il piano industriale dell’azienda «deve essere ancora formalmente approvato», proprio il fatto che siano finalmente previsti investimenti «rappresenta una grande novità». Ad aprire il dibattito erano state le interrogazioni dei consiglieri, di maggioranza e minoranza. Gino Garibaldi, di Forza Italia, aveva chiesto alla giunta di chiarire la sua «linea di indirizzo» in merito agli annunciati aumenti delle tariffe ferroviarie e anche cosa intenda fare per tutelare i pendolari liguri e per avere chiarimenti sulle nuove categorie di abbonamenti ferroviari e il loro utilizzo: «Non è accettabile che le tariffe continuino ad aumentare» a fronte, per di più, di un servizio ancora carente. Luigi Merlo ha sottolineato l’impegno della giunta proprio sul fronte degli abbonati per i quali, infatti, non sono previsti aumenti. Il capogruppo di An Gianni Plinio ha invece sollevato il rischio della soppressione di ben 35 convogli sul territorio ligure (che l’azienda ha poi confermato fino al 31 marzo) per poi portare l’affondo: «Capisco che ricordare queste cose è come sparare sulla Croce Rossa, ma questi vergognosi disservizi devono finire. Non si possono continuare a prendere in giro i contribuenti. I papaveri strapagati dallo Stato che guidano Trenitalia devono venire qui a confrontarsi». Ancora un azzurro, Gabriele Saldo, sulle ventilate soppressioni: in particolare, l’interregionale 2531 Imperia-Milano, in partenza da Oneglia alle 5,45 e alcuni Eurostar che collegano l’estremo Ponente al capoluogo lombardo: «I mezzi più utilizzati da pendolari e studenti» ha ricordato. «In generale - ha detto - sono proprio le continue modifiche e variazioni a creare i maggiori disagi per chi usa i treni». Critiche al trasporto ferroviario sono giunte anche dalla maggioranza, con Moreno Veschi dell’Ulivo che ha sottolineato come i tanti ritardi di molti treni regionali finiscano col ripercuotersi sull’intero traffico. Luigi Merlo ha replicato a tutti ricordando che il contratto di servizio con le regioni scade a fine anno, ma si è deciso di prorogare fino a marzo. «I treni fra Imperia e Milano sono stati salvati - ha aggiunto -, mentre sono stati recuperati 536 milioni di euro per il trasporto regionale». L’obiettivo vero, però, resta il piano industriale delle Ferrovie, con l’annunciato rafforzamento del trasporto locale che non riguarda solo il mantenimento dell’orario, ma anche il materiale rotabile che, inesorabilmente, continua ad invecchiare. Proprio questa «voce», va ricordato, è infatti tra le cause principali dei ritardi. Nella lista delle preoccupazione, spiccano anche le intenzioni di Trenitalia di voler rinegoziare il contratto di servizio e di farlo, ha aggiunto l’assessore, su «catalogo»: ogni regione dovrebbe contrattare materiali, linee e servizi. «Attualmente si ragiona su treno a chilometro. Ed è assolutamente impensabile, come ventilato, di poter passare da 67 milioni e 95 milioni di euro l’anno - ha ricordato Merlo -. L’acquisto su catalogo rischia letteralmente di frantumare il sistema, perché le regioni ricche possono assicurarsi tutti i servizi necessari e le linee redditizie, mentre le altre potrebbero subire ripercussioni pesanti e negative. Il trasporto ferrroviario deve rimanere il più possibile omogeneo».

L’assessore Luigi Merlo: «Il piano industriale delle ferrovie dev’essere ancora approvato, ma rappresenta un elemento di grande novità perché prevede investimenti. Il contratto di servizio con le regioni è stato prorogato al 31 marzo».
Il consigliere Gabriele Saldo (Forza Italia): «Sono le continue modifiche e variazioni a creare i maggiori disagi. La giunta deve adoperarsi in difesa del treno regionale 2531 che, nella primissima mattinata, collega l’estremo Ponente a Milano».

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