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Data di pubblicazione:28/12/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Savigliano: “Museo dimenticato"
Testo dell’articolo:SAVIGLIANO - A due anni dalla nomina il saviglianese Gianfranco Saccione ha presentato al presidente del Consiglio regionale, Davide Gariglio, le dimissioni da presidente del Museo Ferroviario Piemontese, che ha sede a Savigliano, in via Coloira, alla periferia sud della città. Ex dirigente della Fiat Ferroviaria in pensione, Saccione è stato nominato alla guida dell’associazione che gestisce il museo nel dicembre del 2005, ma dal 1° gennaio cederà il posto ad una persona che verrà nominata dai vertici regionali. «La mia scelta - spiega Saccione - non nasce come protesta: non voglio distruggere nulla, ma semmai desidero che ci siano risvolti positivi per il Museo Ferroviario. Ho semplicemente voluto richiamare l’attenzione su quest’importante struttura, che ormai ha assunto un’importanza a livello nazionale». Il Museo Ferroviario viene costituito con la legge regionale numero 56 del 1996, su iniziativa del consigliere Claudio Dutto, esperto di storia del materiale rotabile e grande appassionato, che in precedenza aveva depositato una proposta condivisa da tutti i gruppi. La prima pietra della sede saviglianese è stata posta il 29 maggio 1999, mentre il 26 dicembre 2000 è stato varato lo scambio di interconnessione tra i binari interni al museo e la ferrovia Savigliano - Saluzzo, che permette così l’entrata e l’uscita dei treni. Il Museo è stato inaugurato ufficialmente l’8 dicembre 2001 e da allora sono proseguiti i lavori di realizzazione e allestimento degli spazi, che ospitano locomotive e carrozze ferroviarie storiche, alcune delle quali perfettamente funzionanti, altre in attesa di restauro. Il Museo è, inoltre, dotato di una palazzina di ingresso con sale espositive, all’interno delle quali si trovano vari reperti, tra cui un gigantesco e realistico plastico e aule per le riunioni. Nel corso del 2007 sono stati circa 10 mila i visitatori che, accompagnati dai volontari, hanno fatto tappa dentro le sale della struttura. «Non bisogna permettere - aggiunge il presidente Saccione - che il nostro Museo passi nel dimenticatoio da parte dei responsabili politici. Occorre dare un futuro a questa struttura che sta crescendo, ma che è ancora al 50 per cento da completare e con decine di carrozze e locomotive da sistemare. Ho pensato che fosse un mio dovere richiamare l’attenzione dei politici regionali. A Savigliano sia il Comune, sia le altre istituzioni, come la Fondazione e la Banca Cassa di risparmio di Savigliano, ci sono stati molto vicini e noi abbiamo attuato molte iniziative, anche importanti. Le mie dimissioni sono state presentate per fare del bene al Museo: io sono disposto a dare la massima collaborazione al nuovo presidente che verrà nominato». Sulla scelta di Gianfranco Saccione ha presentato un’interrogazione il consigliere comunale d’opposizione, Luigi Botta. «Che tutto ciò stia avvenendo nel massimo silenzio dell’Amministrazione comunale - afferma Botta - è molto grave. Già si parla di sostituzione e sembra che il destino voglia privilegiare nuovamente qualche personaggio che con Savigliano ben poco abbia a che dividere».

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