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Data di pubblicazione:03/01/2008
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Le Ferrovie “uccidono” la linea Torino-Savona
Testo dell’articolo:CAIRO M. - Pendolari valbormidesi in rivolta dopo le modifiche apportate agli orari di alcuni treni che transitano sulla linea Torino-Savona. A far andare su tutte le furie i viaggiatori è il fatto che dal 9 dicembre scorso, appunto con l’entrata in vigore del nuovo orario, il primo treno, il 4411, in partenza dalla stazione ferroviaria di San Giuseppe di Cairo alle 6,34 e diretto a Savona, con arrivo alle 7,02, è stato posticipato di 20 minuti. Una modifica, spiegano i pendolari, che «determina le mancate coincidenze per Genova-Ventimiglia con i conseguenti e facilmente prevedibili disagi soprattutto fra studenti e lavoratori». Ma questo, tuttavia, non è l’unico problema segnalato dagli utenti. Dal 21 dicembre, infatti, e sino a nuovo avviso nei giorni feriali il treno 4411, e il regionale 4416 in partenza da Savona alle 7,48 e diretto a Fossano, sono stati entrambi soppressi. Il regionale 4411 è stato sostituito da un servizio di autobus tra Ceva e Savona e dovendo effettuare il tratto Ceva-Sale Langhe-Saliceto-Cengio-San Giuseppe-Bragno-Ferrania-Savona «non garantisce lo stesso orario dei treni, ma fa registrare un ritardo sistematico di circa 30 minuti». E ancora, «il 4416 viene sostituito con il regionale 6080 Savona-Fossano-Cuneo-Limone posticipando l’orario di quest’ultimo di circa 24 minuti causando ulteriori disservizi». In pratica, affermano i pendolari che ogni giorno devono necessariamente utilizzare il servizio ferroviario per motivi di lavoro e di studio, «la linea Savona-Torino è sempre più penalizzata». E concludono: «Chiediamo una maggiore considerazione nei confronti di coloro che sono costretti a servirsi di questa linea, in particolare, nella stagione invernale. A questo punto è nostra ferma convinzione che il Trasporto regionale di Torino, unico responsabile della tratta Torino-Savona, evidentemente non conoscendo in maniera appropriata la realtà del nostro territorio, ritenga forse, e assolutamente torto, che con la scarsa affluenza di viaggiatori sia di fatto autorizzato alla soppressione sistematica di alcuni treni, provocando inevitabilmente gravi ed ulteriori disagi fra le decine di viaggiatori ormai esasperati per una situazione che dovrà essere risolta al più presto».

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