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Data di pubblicazione:05/01/2008
Fonte:La Stampa edizione di Vercelli
Titolo dell’articolo:Ferrovie: scompartimenti gelidi? “A Venezia ci sarà caldo”
Testo dell’articolo:Dura la vita del pendolare che viaggia in treno. Orari impossibili, via di casa presto e ritorno a sera tardi. Oltre ai cronici ritardi bisogna fare i conti spesso con le carrozze sporche. Poi ci sono gli imprevisti quotidiani, cronaca raccontata dai passeggeri infuriati che spesso non hanno più neppure la voglia di protestare e di indignarsi. Il problema tipico della stagione: gli scompartimenti sono gelidi. Sperare che i motori vengano accesi in anticipo per scaldare l’ambiente è pura utopia. «L’altro giorno c’era una temperatura polare - racconta un viaggiatore -. Qualcuno l’ha fatto notare al capotreno». Spiegazioni? Scuse? Niente, se non una risposta al limite dello sberleffo: «Prima di arrivare a Venezia avrete caldo». Complimenti vivissimi, al capotreno e alle Ferrovie.
Potrebbe essere un caso isolato di maleducazione, ma gli episodi sono tanti. «Qualche sera fa - racconta un altro pendolare - abbiamo fatto il viaggio di ritorno al gelo». Riscaldamento rotto oppure, anche in questo caso, impianti accesi in ritardo? No, un gruppo di viaggiatori urlante (forse erano gli ultimi strascichi di Capodanno) decide di aprire tutti i finestrini di una carrozza. Una bravata perché alcuni ragazzi si sporgono, fischiavano dietro alle ragazze durante le fermate nelle stazioni, sbraitano e disturbano chi è reduce da una giornata di lavoro e non vede l’ora di riguadagnare la strada di casa. E il capotreno? «Era chiuso in uno scompartimento a chiacchierare affabilmente con una ragazza, forse la fidanzata perché i due sembravano intimi». Di controllare cosa succede sul convoglio a lui affidato, magari di ridarguire gli indisciplinati che disturbano e, in un impeto d’attivismo, di richiudere i finestrini proprio non gli è venuto in mente. Che diamine, passare un’oretta in compagnia di una bella ragazza è sicuramente molto meglio che lavorare. «Qualità per il cliente» promette Trenitalia sul proprio sito internet. Una promessa che viaggia in ritardo. Proprio come i treni.

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