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Data di pubblicazione:05/01/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Limone Piemonte: scendono dal treno e incendiano cestini
Testo dell’articolo:Sono arrivati l’altro pomeriggio alle 15 nella stazione ferroviaria di Limone, affollata dai turisti che avevano preso d’assalto le piste di sci. Prima hanno fatto scoppiare alcuni petardi, attirando subito l’attenzione di due agenti in borghese della polizia di frontiera. Poi si sono chiusi in una delle due sale d’aspetto deserte bruciando i tre cestini dei rifiuti. Non paghi, hanno anche spaccato il vetro della bacheca e stracciato la tabella degli orari. I poliziotti hanno tempestivamente spento il principio di incendio e fermato un gruppo di sei francesi, quattro ragazzi e due ragazze, residenti a Nizza e dintorni. Erano tutti minorenni di 17 anni. Solo uno di loro, G. V., ne aveva compiuti diciotto da pochi giorni. «Una pattuglia era impegnata in un servizio di routine in Stazione, finalizzato alla prevenzione di furti e atti vandalici - spiegano dal Comando della polizia di frontiera di Limone -. I due agenti erano in borghese, quindi il gruppo di giovani non li ha notati: non si sono accorti di essere tenuti d’occhio. Questo spiega perché, appena scesi dal treno, hanno fatto esplodere dei petardi, scatenando qualche lamentela da parte di alcuni turisti che si trovavano in Stazione per rientrare a casa dopo una giornata sulle piste». E ancora: «Credendosi indisturbati, hanno poi chiuso la porta di una delle due sale d’attesa: quando i due poliziotti hanno sentito una forte puzza di bruciato sono intervenuti per bloccarli. Erano senza soldi e biglietto ferroviario: poco a che vedere con il turismo di Limone. Non erano certo venuti in Italia per sciare, ma evidentemente soltanto con il preciso intento di compiere una bravata». Un gesto che è costato ai sei giovani le denuncia per danneggiamenti (aggravata dal fatto di aver appiccato fuoco ai cestini con un accendino) e la segnalazione alle autorità d’Oltralpe. Non è finita: adesso saranno anche costetti a pagare i danni alle Ferrovie dello Stato.

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