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Data di pubblicazione:08/01/2008
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:La posta dei lettori: limitare la ferrovia Alba-Asti a San Marzanotto?
Testo dell’articolo:Un pendolare preoccupato
Vorrei dare voce a tutti i pendolari come me che, arrivando dai comuni a sud della provincia, debbono entrare ogni mattina nella città di Asti per motivi di lavoro o di studio. Noi sentiamo parlare con preoccupazione di annullamento dei programmi di completamento della viabilità di accesso alla città, rappresentati dalla circonvallazione Asti-Ovest, che scioglierebbe finalmente un nodo drammatico come quello dell’unico ingresso di corso Savona, una sorta di imbuto obbligato, che impone agli automobilisti tempi di percorrenza sempre esasperatamente lunghi, da dieci a venti minuti di corda, con motori in continua accelerata e frenata, che producono livelli di inquinamento da record per tutti gli abitanti di tale strada. Se poi, in alternativa alla suddetta bretella, viene proposta l’incredibile soluzione, riportata sul sito internet del Comune di Asti, il cui tracciato (pensato certamente da una persona in vena di scherzi o da un emerito incompetente), dovrebbe utilizzare il tratto finale della linea ferroviaria Alba-Asti, che si fermerebbe a San Marzanotto (costringendo studenti e pendolari a scendere per proseguire con altri mezzi), per proseguire quindi sul sedime dell’attuale ferrovia, con una larghezza certamente limitata (una sola corsia?) visto che dovrà passare sul ponte ferroviario del Tanaro; la quale dovrebbe poi percorrere la sponda sinistra del Borbore attraversando siti industriali, come lo stabilimento Saclà, e sportivi, come gli impianti comunali di piscina e palazzetto, o sotto la linea ferroviaria Asti-Chivasso, per arrivare poi allo stesso punto di sbarco di quella bretella, che vorrebbe incredibilmente sostituire. Invito pertanto tutti gli utilizzatori e/o estimatori della tangenziale Sud-Ovest, che favorirebbe anche il veloce passaggio di ambulanze verso il nuovo ospedale astigiano, salvando certamente molte vite, oltre a ridurre significativamente gli inquinanti delle vetture (visto che percorrerebbero tale tratto in minor tempo e a velocità costante) a costituire un comitato di appoggio, che sostenga le loro ragioni e i loro diritti, al fine di richiedere un referendum, esteso a tutti gli abitanti della provincia di Asti.

ETTORE GIANOTTI

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