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Data di pubblicazione:10/01/2008
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:“Troppe disfunzioni Abbonamento gratis”
Testo dell’articolo:Ritardi, guasti, soppressioni: troppi disagi, e continuati, per passarci sopra. Parola dei pendolari che ogni giorno sferragliano sulla linea ferroviaria da Torino a Milano, e viceversa, stanchi di dover fare i conti con problemi «che procurano danni economici e gravi rischi per il mantenimento del posto di lavoro». La loro esasperazione si condensa nel comunicato inviato al Consiglio regionale. Il Comitato spontaneo chiede che per febbraio sia riconosciuto valido l’abbonamento del mese in corso. Come? Utilizzando parte degli importi ricavati dalle sanzioni che la Regione applica a Trenitalia. La richiesta ha già incassato l’appoggio di Forza Italia nella persona del consigliere Mariangela Cotto. Chi volesse farsi un’idea dell’aria che tira sui treni regionali e interregionali può interpellare Cesare Carbonari, leader del Comitato. «Non ne possiamo più - spiega -. E comunque, la nostra richiesta era già stata accolta dalla Regione nel 2006». Il rischio è che dai comunicati si passi ai fatti, come Carbonari ha avvertito più di una volta negli ultimi mesi: «Aumentano proteste e segnali che fanno presagire contestazioni più drastiche». Il riferimento rimanda al blocco della linea da parte dei pendolari lombardi, alcuni anni orsono. Né i 2 euro di rimborso riconosciuti sul prezzo dell’abbonamento mensile, circa 90 euro, placano gli animi. Anzi: fra i pendolari cresce la sensazione che il minuscolo risarcimento finisca con il rappresentare un alibi per tirare a campare. Da qui la richiesta di scalare l’abbonamento per febbraio, ma non solo. Il Comitato chiede alla Regione: di controllare se Trenitalia dispone in Piemonte di centri di assistenza tecnica per la manutenzione di locomotori e carrozze; se sono in attività e con personale sufficiente; di verificare su quanti treni può contare l’azienda in Piemonte; di conoscere quanti convogli sono stati acquistati con il contributo regionale e quando entreranno in servizio. No comment o quasi dall’Assessorato ai Trasporti, che a quanto pare non ha gradito l’appello rivolto dal Comitato direttamente al Consiglio. Come tale, «facile ad essere strumentalizzato dall’opposizione». Non a caso, dagli uffici dell’assessore Borioli precisano «di non aver ricevuto alcuna richiesta formale». «Siamo sempre stati al fianco dei pendolari - spiega Borioli -. Ma è anche vero che la situazione non è più la stessa del 2005. I treni che arrivano entro i 5 minuti di ritardo sono passati dal 60,54 del dicembre 2005 al 90 per cento. Va da sé che continueremo a vigilare». Il bonus gratuito per febbraio, al momento, non è in agenda.

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