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Data di pubblicazione:18/01/2008
Fonte:GrandaIn.com
Titolo dell’articolo:Odissea pendolare
Testo dell’articolo:Riceviamo e pubblichiamo la lettera sfogo di una lettrice

Al direttore - Giovedì 17 Gennaio 2008 una nuova avventura per i fruitori del servizio (o disservizio?) di Trenitalia.
Alle 17.20 alla stazione di Torino Porta Nuova non c'erano ancora indicazioni per i treni delle 17.25, 17.35 per Cuneo e delle 17.45 per Bra. Dopo qualche minuto, senza nessuna spiegazione, i treni per Cuneo vengono segnalati con 10 e 5 minuti di ritardo (il treno comunque non si vede ancora) e quello per Bra soppresso (!?!).
La dirigenza di Trenitalia, nella persona del Dott. Pavanello, assicura (contattato telefonicamente dai pendolari) più volte i passeggeri diretti a Bra che, una volta arrivati a Carmagnola, troveranno un collegamento per Bra.
I minuti passano e nel frattempo il treno delle 17.35 (che avrebbe permesso di arrivare a Cavallermaggiore) viene segnalato sui tabelloni SOPPRESSO.
Finalmente alle 17.45 il treno per Cuneo delle 17.25 lascia la stazione di Torino Porta Nuova e dopo qualche "tentennamento" nei pressi di Trofarello arriva a Carmagnola.
Sono le 18.10 e....sorpresa! Per Bra non c'è l'ombra di un treno o di un servizio sostitutivo, insomma del collegamento promesso dal Dirigente di Trenitalia neanche l'ombra.
A questo punto gli animi dei viaggiatori iniziano a scaldarsi e nonostante le continue richieste di quando e come finalmente si potrà raggiungere l'agognata meta, il capostazione di stazione di Carmagnola si chiude dentro l'Ufficio Movimento e i passeggeri rimangono in attesa del treno che da Torino Porta Nuova è partito alle
18.10, ma che, grazie al tam tam di viaggiatori presenti su quel treno (la voce del personale di Trenitalia non si è avuto il piacere di sentirla e le informazioni fornite dalla voce computerizzata non erano corrette) si scopre essere in ritardo di 20 minuti.
Per concludere la "performance" vengono anche chiamate le Forze dell'Ordine sia dai pendolari (si sentono ostaggio di una situazione assurda) che dal personale di Trenitalia della stazione ("...hanno paura che i pendolari occupino la stazione....").
I Carabinieri arrivano (uno dei due ha anche una mitraglietta in spalla , un pochino esagerato credo!) e alle nostre proteste sulla mancata informazione ci viene detto che il personale sul posto non ha colpa di ritardi e soppressioni (non c'è dubbio) e poi ".....se voi aveste 20 (eravamo almeno 50) persone arrabbiate sotto le finestre di casa, uscireste? Io personalmente no.......". Forse non uscirei neanche io , ma, avendo a disposizione un telefono ed un microfono e stessi facendo bene il mio lavoro, potrei provare ad informarmi con la centrale operativa di Torino per capire cosa sta succedendo e poi darei comunicazione alle persone che stanno solo
aspettando di raggiungere la tanto desiderata destinazione.
Nel frattempo arriva con 40 minuti di ritardo il 17.35 (ma non era soppresso!) e qualcuno lo prende per raggiungere Cavallermaggiore dove ad attenderlo troverà qualche volenteroso congiunto.
Finalmente, e sono le 18.55, arriva il treno partito alle 18.10 da Torino e diretto a Bra dove i nostri EROI finalmente arrivano alle 19.15.........1 ora e 50 minuti di percorrenza per 50 Km.....non male!
La cosa che più esaspera tutti è che, come è noto, questi non sono casi sporadici, ma abbastanza frequenti e che nonostante si faccia gran clamore, si scrivano reclami ovunque sia possibile farlo...............non cambia MAI niente; ancora più triste la gente inizia anche a rassegnarsi!!!!!!!!!!

Donatella G. (e-mail)

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