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Data di pubblicazione:21/01/2008
Fonte:GrandaIn.com
Titolo dell’articolo:Borioli propone un comitato unico regionale per i pendolari
Testo dell’articolo:Torino - Un comitato unico di rappresentanza dei pendolari per provare a risolvere i problemi del trasporto ferroviario e discutere di standard di qualità e servizio: è la proposta lanciata dall’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, che ha rivolto ai viaggiatori un appello per la costituzione di una consulta ad ampia rappresentanza, per la quale ogni comitato di pendolari, ufficialmente registrato, potrà esprimere un paio di rappresentanti, cui dovrebbe poi far seguito l’elezione di un comitato più ristretto e un direttivo. La rappresentanza pendolare, stando all’idea lanciata da Borioli, andrebbe poi integrata con quella delle associazioni dei consumatori, arrivando ad una costituzione formale non oltre la primavera.
La risposta dei pendolari che si spostano sui binari della regione non si è fatta attendere, e specie per quanto riguarda le linee principali, Torino-Milano in testa, denota un certo scetticismo. «Che cosa questa Consulta dovrebbe fare che i ben pagati tecnici di Trenitalia e funzionari regionali non possano già oggi fare? La programmazione degli orari deve essere di competenza del gestore del servizio, e se qualcosa non va, non è colpa dei comitati che non si mettono d’accordo. I problemi dei continui guasti al materiale rotabile e alla rete ferroviaria non potranno mai risolversi con la creazione di una Consulta, ma solamente con massicci investimenti».
Nonostante le perplessità, il Comitato pendolari di Alba e Bra apre comunque al dialogo: «Siamo disponibili da sempre a qualsiasi iniziativa seria finalizzata al tentativo di soluzione del problema più urgente del trasporto ferroviario regionale, ovvero la quantità e la velocità dei treni sulle linee considerate – a torto – “minori”». Fra le idee proposte all’assessore regionale, la limitazione delle riunioni a Torino, con l’istituzione di forum su internet ed incontri direttamente sul territorio, ed una ben precisa ed articolata suddivisione dei compiti, per evitare duplicazioni, sovrapposizioni e, soprattutto, perdite di tempo.


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