<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:22/01/2008
Fonte:La Stampa edizioni di Cuneo, Asti ed Alessandria
Titolo dell’articolo:Passaggio a livello guasto Il treno arriva 49 minuti dopo
Testo dell’articolo:ALBA - «Il treno? Un mezzo sicuro che non sottopone allo stress del traffico o della nebbia». Parola di Adriano Celentano che, dieci anni fa, reclamizzava in tv il «nuovo corso» delle Ferrovie dello Stato. Chissà che ne direbbe oggi il «molleggiato» dopo il «gennaio nero» dei pendolari in provincia di Cuneo. L’ennesima disavventura è di ieri mattina quando il treno 10265 Alessandria-Alba - utilizzato in prevalenza da studenti - è giunto a destinazione 49 minuti oltre l’orario stabilito, a causa di un passaggio a livello rimasto aperto tra Cantalupo e Nizza Monferrato, nell’Astigiano. Motivo: un guasto agli impianti tra Bruno e Castelnuovo Belbo. A rallentare l’intervento dei tecnici di Trenitalia ci si è messa pure la nebbia fitta che - precisa la compagnia di trasporti - ha allungato i tempi per il «presenziamento a vista» da parte del personale Fs chiamato a garantire la sicurezza dei vagoni in transito. Il risultato è un’altra mattinata da dimenticare per chi ha viaggiato sui binari fra le province di Alessandria, Asti e Cuneo. I ritardi si sono propagati a catena sulle partenze successive. Risultato: un’altra mattinata da dimenticare per chi ha viaggiato sui binari fra le province di Cuneo, Asti e Alessandria. E non hanno risparmiato il viaggio di ritorno degli utenti già fortemente penalizzati al mattino. E ritardi a catena anche sugli altri treni: il 4602 Alba-Alessandria, partito alle 5,53 da Alba è arrivato ad Alessandria alle 8,39, ben 80 minuti fuori orario. Le corse 4601 e 4604 (Castagnole-Alessandria e viceversa) sono state «limitate» alla tratta Castagnole-Nizza Monferrato, stessa situazione al ritorno. Lamentele, viaggiatori infuriati, reclami. Scene già viste giovedì scorso quando a farne le spese erano stati i passeggeri al rientro a Bra e Alba dopo una giornata di lavoro a Torino. Il caos è iniziato a Porta Nuova, con convogli annunciati tardi e «cancellati» a sorpresa, ed è proseguito a Carmagnola dove si è rischiata l’occupazione della stazione, con intervento dei carabinieri. Chi ha scelto la «sicurezza» del treno, quel giorno, ha impiegato quasi due ore per percorrere 50 km dal capoluogo regionale a Bra. E un’ora e 51 minuti (tre quarti d’ora di ritardo) per «coprire» la tratta di 72 km fino a Centallo. Altri disagi ieri da Carmagnola a Torino: i convogli hanno accumulato in tutto un’ora e mezza di ritardo (8 minuti in media per ogni treno). «Colpa della nebbia o della brina?», domanda un utente, Fabio, ai funzionari della Regione che gestiscono la «bacheca dei pendolari» su internet. Un altro passeggero, denuncia la carenza di informazioni a Porta Nuova: «Di rado, i treni per Alba e Bra sono indicati correttamente sul display a palette dell’atrio della stazione. Il pannello spesso segnala come destinazione Asti. Tratti in inganno, alcuni utenti sbagliano treno e finiscono ad Asti senza volerlo». Fuori orario (24’) in serata anche il 10264 Cavallermaggiore, Bra, Alba, Alessandria. Soppresso il 4547 sulla Ceva-Ormea delle 16,43; guai anche per i successivi 4548, 4549 e 4550.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it