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| Data di pubblicazione: | 24/01/2008 | |
| Fonte: | TargatoCN.it | |
| Titolo dell’articolo: | Lettera: “Treni in grave ritardo sulla linea Torino Savona” | |
| Testo dell’articolo: | Non sono purtroppo una novità i ritardi ed i disservizi che interessano molti viaggiatori pendolari nella Granda. Nella missiva che pubblichiamo di seguito, una lettrice dà conto dei disagi subiti nei giorni scorsi sulla linea Torino-Savona.
«Spett.le Redazione, volevo segnalare un grave disservizio che nelle ultime due settimane affligge i pendolari della linea Torino Savona. Il treno in questione è il numero 10170 che parte da Savona all’alba, per arrivare alle ore 7.30 a Torino, facendo anche le fermate considerate “minori” da alcuni, ma fondamentali per altri pendolari come per la sottoscritta. Perché, ad esempio, a Cavallermaggiore si ha la coincidenza per Bra ed Alba. Questo treno ha raggiunto il ritardo massimo (+50 minuti) nella giornata di ieri 23 gennaio, alternando ritardi di 10, 15, 5 e 25 minuti. Ieri, partendo da Mondovì il primo treno utile, come annunciato, sarebbe stato quello per Fossano dell 6.43, con cambio e utilizzando il Cuneo-Torino che non fa alcuna fermata “minore”. Questo è un treno “intoccabile”. Anche nelle situazione critiche non si può farlo fermare anche in via eccezionale. Successivamente, ci sarebbe stato quello delle 7.03, diretto per Torino con fermata a Cvallermaggiore, ma in ritardo per poter prendere anche la coincidenza delle 7.23. Avrei dovuto attendere fino alle 8.26, ed arrivare nella capitale delle Langhe alle 9 e in ritardo al lavoro. Per evitare tutto ciò ho utilizzato la mia autovettura. Le mie segnalazioni sul sito della regione Piemonte di questi continui ritardi non sono mai state ascoltate e non vengono date spiegazioni in merito a questi continui disguidi. Inoltre, non capisco come mai per cercare di limitare i disagi la stessa “Famiglia di Trenitalia” non possa fermare un treno per pochissimi minuti. Non credo che i viaggiatori del treno “super veloce” protestino per una fermata straordinaria per solidarietà ai colleghi più sfortunati. Ringrazio e saluto cordialmente» Silvia Nasi | |
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