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Data di pubblicazione:24/01/2008
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Acqui Terme: “Movicentro” con un impianto di telecamere
Testo dell’articolo:All’appello mancava solo un buon impianto per la videosorveglianza esterna. Un dettaglio a cui l’amministrazione comunale ha provveduto e così non ci sono più ostacoli per l’inaugurazione del “movicentro”. Il nuovo terminal per i bus, la biglietteria e la sala d’attesa per la stazione ferroviaria, il grande parcheggio in grado di ospitare fino a 100 auto e, infine, il salone polifunzionale (una struttura polifunzionale che è costata oltre 2 milioni di euro) verranno presentati alla città il prossimo 5 aprile.

Per l’occasione, sarà inaugurata una mostra dello scultore Paolo Spinoglio, conosciuto per le sue opere non solo in Italia, ma anche all’estero. Non solo: verrà anche inaugurato il prezioso restauro di un’antica bilancia che era stata ritrovata nel vecchio deposito della ghiaia delle Ferrovie. Un progetto quest’ultimo che ha il pregio di permettere la riqualificazione dell’intera zona di via Alessandria oggetto, fino a poco tempo fa, di feroci polemiche a causa di diversi problemi: dai parcheggi selvaggi al rumore, dalla scarsa sicurezza all’inquinamento provocato dagli autobus che hanno attualmente il loro capolinea nel vecchio piazzale davanti alla stazione ferroviaria.

Il nuovo parcheggio da cento posti auto, completamente gratuito e dotato di una potente illuminazione, è in grado di garantire soprattutto ai pendolari (diverse centinaia solo quelli che prendono il treno ad Acqui Terme), la possibilità di posteggiare non più sulla strada. Cosa che sistematicamente succedeva in passato a causa del regime a sosta oraria nell’area davanti alla stazione, dove è consentito parcheggiare non più di mezz’ora. Anche i rumori e l’inquinamento che continuano a essere un peso per gli abitanti della zona costretti a convivere, loro malgrado, e già all’alba, con motori accesi e la puzza provocata dai gas di scarico dalle corriere (tutte concentrate nel piazzale della stazione) entro breve diventeranno un ricordo.

Il nuovo terminal sarà dotato di 12 comode piattaforme per gli autobus e altrettante pensiline coperte per i passeggeri. La stazione degli autobus sarà dotata di una zona di ingresso e una di uscita per agevolare il traffico delle corriere, e proprio davanti alla nuova biglietteria e salone polifunzionale ricavati all’interno di quelli che un tempo erano i locali del vecchio deposito della ghiaia delle Ferrovie. Già perché è proprio grazie a un accordo che il Comune ha siglato con le Ferrovie che il progetto del “movicentro” ha potuto prendere forma concretamente. Biglietteria e salone avranno una capienza totale di circa 250 metri quadrati. In particolare, per quanto riguarda la biglietteria i tecnici hanno scelto di chiudere con vetrate speciali antisfondamento la vecchia tettoia tutta completamente in legno oggi restaurata esattamente come i portoni di ingresso.

«Abbiamo pensato di non stravolgere il valore architettonica della vecchia stazione - aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Daniele Ristorto - e di creare armonia con l’ambiente circostante». Il salone polifunzionale, invece, è stato progettato per ospitare incontri convegni e non da ultimo, mostre di una certa caratura e dare una sede logica all’associazione pendolari che fino ad oggi, per l’organizzazione delle più importanti riunioni, ha fatto affidamento sulla sala conferenze di palazzo Robellini oppure sui locali della Kaimano. Anche il salone polifunzionale è stato dotato di vetrate antisfondamento, un impianto di aria condizionata, un impianto di riscaldamento a terrà, telecamere a circuito chiuso per garantire la sicurezza dei passeggeri e un sofisticato sistema in grado di catturare il più lieve pericolo di incendio.

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