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Data di pubblicazione:06/02/2008
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Chieri, i risultati del primo incontro in Provincia
Testo dell’articolo:CHIERI - Per ora è una vittoria a metà, ma pur sempre una vittoria dei pendolari di Chieri. Antonella Colaleo, del comitato viaggiatori, vede il bicchiere mezzo pieno: «Abbiamo ottenuto alcune coincidenze in più e qualche modifica importante dell’orario. Ma sono soddisfatta anche perchè ci siamo trovati per la prima volta a un tavolo tecnico con tutti i soggetti che gestiscono la linea ferroviaria Chieri-Trofarello-Torino-Rivarolo. Un avvenimento, dopo anni in cui ci è parso di lottare contro un muro di gomma». Lunedì a Palazzo Cisterna, sotto la regia del presidente della Provincia Antonio Saitta, si sono riuniti Trenitalia, GTT, che ha in gestione la linea, RFI e l’Agenzia per la Mobilità Metropolitana. Certo le richieste sono ben più numerose, ma l’orario è in cima alla lista delle priorità. «Da quello dipende se arrivo a casa due prima e anche la qualità della mia vita», spiega Antonella Colaleo. Il nodo da sciogliere sul tavolo consiste nelle coincidenze a Trofarello, pur tenendo conto che fino alla conclusione del Passante Ferroviario a Porta Susa nel 2012 i margini di manovra sono ridotti.
Con l’introduzione del nuovo orario i pendolari chieresi ne hanno perse quasi una decina. In pratica chi va da Chieri verso Torino e viceversa cambia a Trofarello, dove, però, molte corse partono con qualche minuto di anticipo rispetto al treno sui cui viaggia, cosicchè il più delle volte si vede sfilare le carrozze sotto il naso per una manciata di secondi. «Gli enti gestori hanno preso in considerazione la possibilità di variare quattro orari per ripristinare le coincidenze», spiega Massimo Gaspardo Moro, anche lui rappresentante del comitato.
Ecco le corse: il treno che arriva da Pont alle 15,31 diretto a Chieri potrebbe partire alle 15,38 anzichè alle 15,32 per usufruire della coincidenza con un altro regionale; stesso discorso per il treno che arriva alle 17,29 e parte alle 17.31; e così per la corsa delle 18,12 e delle 20,06. Per tutti si profila la possibilità incorciare altri treni regionali ritardando di qualche minuto la partenza.
«Nel prossimo incontro Trenitalia, GTT, l’Agenzia per la Mobilità ci daranno conferma o meno di questa variazione - aggiunge più cauto Massimo Gaspardo Moro - e avremo l’occasione di entrare nel merito di altri problemi come la tempestività delle informazioni e il ripristino dei tabelloni elettronici in tilt». Certo parlare direttamente con i dirigenti ha messo in luce la complessità della genesi di un orario ferroviario. «Credo che la molteplicità dei soggetti che gestiscono la linea abbia sempre bloccato le iniziative», dice Colaleo. I 22 chilometri tra Chieri e Torino possono diventare un calvario: eppure oggi il treno è l’unico mezzo che evita ai pendolari di imbottigliarsi nel traffico cittadino. Più perplesso Pietro Lombardi, dei Comunisti italiani: «Vediamo se l’Agenzia darà l’ok alle viariazioni».

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