<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:21/02/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Da Cuneo a Saluzzo sul “metrò”
Testo dell’articolo:BUSCA - Entro il 2010 potrebbero partire corse regolari a frequenza oraria o di mezz’ora, sulla strada ferrata Cuneo-Saluzzo, trasformandola in una metropolitana leggera». Lo dice il dottor Uberto De Paulis, vicepresidente dell’associazione culturale «Enrico Bafile» di Busca, che martedì ha presentato uno studio in tal senso a una delegazione di consiglieri regionali piemontesi, tra i quali i cuneesi Elio Rostagno, Claudio Dutto e Franco Guida. Lo studio si chiama «Trillo», Trasporto integrato locale, e prende in esame tutto il sistema delle vie di comunicazione regionali, con particolare attenzione alle strade ferrate, comprese quelle non più usate o utilizzate poco, come appunto la Cuneo-Saluzzo. Per la sua stesura, l’associazione culturale buschese, intitolata all’ex sindaco di Busca Enrico Bafile, presieduta dalla nipote professoressa Maria Golzio, si è avvalsa della consulenza della società «Soges». Una sintesi del progetto è consultabile anche sul sito Internet del Comune di Saluzzo.
«Le rotaie che un tempo erano delle Ferrovie dello Stato ora sono gestite dalla società Rfi (Rete ferroviaria italiana), diversa da Trenitalia che si occupa dei convogli - spiega il dottor De Paulis -. Anche le società private possono far circolare loro convogli su quelle rotaie, pagando un canone di ‘’affitto’’. E’ evidente che le rotaie della Cuneo-Saluzzo sono sottoutilizzate, per cui una società di trasporti privata potrebbe usarle per farci scorrere dei convogli che, come una metropolitana leggera con semplici fermate in ogni paese, sia in grado di trasportare i passeggeri nelle due direzioni, con frequenza anche di appena mezz’ora nelle ore di punta». Come potrebbe finanziarsi un’impresa di quel tipo? «Fino all’80% con i contributi che la Regione concede per il funzionamento delle linee di trasporto ferroviario, che attualmente ammontano a euro 13,8 per km percorso. Poi ci sono gli introiti da biglietti e abbonamenti. Che la cosa sia appetibile lo dimostra l’interesse dichiarato dall’amministratore delegato della società degli autobus Ati, Clemente Galleano, al convegno sul tema dello scorso ottobre a Savigliano».
Clemente Galleano conferma: «Il nostro mestiere è trasportare persone. Lo stiamo facendo con gli autobus, in futuro potremmo usare anche il treno se ce ne offrissero l’opportunità».
«Esistono già numerosi esempi del genere in giro per l’Italia, ad esempio sulla linea che da Bolzano percorre tutta la Val Venosta - prosegue De Paulis -. In genere le società private usano convogli dismessi da Trenitalia, naturalmente restaurati. Pare che la ditta Milanesio di Moretta li fornisca a un prezzo che si aggira sui 200.000 euro, pari a quello di un autobus nuovo». Partendo da Saluzzo, i convogli effettuerebbero fermate a Manta, Verzuolo (2), Costigliole, Villafalletto, Busca (2), San Chiaffredo-Tarantasca, San Benigno, Madonna dell’Olmo, Cuneo. «A Madonna dell’Olmo - conclude De Paulis - ci sarebbe la corrispondenza con la linea per Mondovì, sulla quale potrebbe attivarsi un servizio analogo di metropolitana». La Regione sta assegnando lo studio delle modalità d’appalto, poi ci sarà la gara.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it