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Data di pubblicazione:29/02/2008
Fonte:TargatoCN.it
Titolo dell’articolo:Cuneo: grande partecipazione al convegno sulle infrastrutture
Testo dell’articolo:Presto partiranno i cantieri per la realizzazione dei lotti mancanti dell’Asti-Cuneo e della tangenziale del capoluogo, il lungo iter politico burocratico del raddoppio del tunnel di Tenda ha fatto nelle ultime settimane passi importanti, ma lo storico gap infrastrutturale della Granda si conferma argomento di grande richiamo. Altrettanto forte, mentre in vista delle imminenti elezioni politiche e delle provinciali del 2009 si spostano i tasselli delle alleanze, rimane l’influenza dell’ex Presidente della Provincia Giovanni Quaglia. Ecco dunque che questo pomeriggio, per assistere alla conferenza organizzata dall’associazione “Insieme”, i principali esponenti dell’establishment politico, istituzionale ed economico della Granda hanno affollato la Sala Consiglio del Centro Incontri della Provincia, piena ben oltre la sua capienza. Ad introdurre la conferenza ed i suoi illustri ed attesi ospiti, primi tra tutti il Presidente delle Ferrovie dello Stato Innocenzo Cipolletta e Fabrizio Palenzona, presidente dell’Aiscat (l’associazione che riunisce le concessionarie di autostrade e trafori) e della Fondazione SLALA (Società Logistica dell’Arco Ligure e Alessandrino, )è stato proprio Giovanni Quaglia che ha esordito con una significativa battuta: “E’ con una certa emozione che prendo la parola in questa sala a 20 anni esatti dalla mia prima elezione a Presidente della Provincia”. Il Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino ha poi concluso precisando: “L’incontro odierno era stato organizzato da tempo e cade casualmente in un periodo di campagna elettorale. L’intento dei questa conferenza è quello di riflettere su di un tema importante come quello delle infrastrutture per poi proseguire il discorso con coloro che saranno eletti”. E’ toccato poi a Giandomenico Genta rimarcare alcuni dei nervi scoperti del sistema infrastrutturale cuneese: strade inadeguate, declino della rete ferroviaria per il trasporto merci, ma anche la cronica assenza di invasi montani e la necessità di investire nel ruolo strategico dell’aeroporto di Levaldigi. Esemplificando con i dati il suo ragionamento, Genta ha rimarcato: “La Granda occupa l’88esimo posto nella dotazione logistica, ultima in Piemonte, ma è all’11esimo posto tra le Province italiane per la produzione di PIL” per poi concludere: “Non si può continuare a tergiversare. La mancanza di infrastrutture rappresenta una grave diseconomia. Servono regole certe per non far discutere e ridiscutere i progetti.”

“Conosco bene le difficoltà di questa provincia – ha esordito con un battuta Cipolletta – tanto è vero che dovrò lasciarvi prima della fine conferenza per prendere un aereo che mi riporti a Roma questa sera” L’ex Presidente di Confindustria ha poi invitato a non dar fiato ad una retorica dell’emergenza, rilevando come la situazione economica dell’Italia non sia negativa pur in presenza di carenze in campo infrastrutturale. “Nel settore ferroviario non si investiva più da 40 anni ed il numero elevato di treni che viaggiano oggi lungo le stesse vie ferrate del secondo dopo guerra fa si che i tempi di percorrenza siano anche più lunghi di allora" - ha detto. Determinante per il miglioramento dei servizi merci e passeggeri sarà per Cipolletta, l’entrata in funzione di 1000 km di linee ad alta velocità sulle direttrici Torino-Milano–Bologna-Roma e Napoli che permetterà di far viaggiare con meno complicazioni derivanti dal rispetto delle coincidenze ed ad intervalli molto più ristretti treni passeggeri di giorno e merci di notte. “Da tutto ciò – ha proseguito il Presidente delle Ferrovie – deriveranno benefici anche e soprattutto i pendolari. Non siamo un’azienda che trasporta ricchi signori, ma al contrario persone che soffrono su treni vecchi di 20 anni e sporchi perché le ditte di pulizie non rispettano le regole degli appalti che hanno stipulato”. Cipolletta ha poi dato conto dell’importanza dei valichi alpini per raggiungere i mercati del Nord Europa invocando per la Torino – Lione “la pazienza e collaborazione dimostrata in Trentino Alto Adige dove l’Italia è più avanti dell’Austria nello scavo di un tunnel di 57 km”. In campo logistico, il Presidente delle Ferrovie ha sottolineato il recente accordo stipulato con le poste che consentirà di unire la capillarità delle consegne alla rete ferroviaria ed i frutti del piano di razionalizzazione che ha condotto alla chiusura di centinaia di scali merci locali ed al contemporaneo aumento del 4% dei viaggi dei treni cargo. “Su questo punto chiedo la comprensione di tutti. Infatti da una parte ci vengono imputati degli sprechi, ma dall’altra se chiudiamo uno scalo ormai inattivo partono le telefonate che ci accusano di isolare un territorio”. In conclusione, Cipolletta ha riservato una battuta alla Granda, riferendo come il raddoppio della Cuneo Fossano sia previsto entro il 2013 “anche se – ha detto – non vi sono ancora tutti i fondi necessari”.

Minore ottimismo sulla situazione economica ed infrastrutturale italiana è stato invece dimostrato da Palenzona. Il Presidente dell’Aiscat è partito da storici esempi di lungimiranza nell’approccio ai collegamenti transfrontalieri per denunciare come, in riferimento al 3° valico, “in 20 anni non si sia fatto niente. Nel campo delle infrastrutture c’è un ritardo drammatico rispetto alla velocità con cui l’economia si muove- ha detto -. Per risolverlo serve una pianificazione politica. In sua mancanza i soggetti privati possono fare ben poco. Un esempio? Il passaggio dei camion attraverso le Alpi ci costa ogni anno 2 miliardi di euro. Il trasporto su gomma deve supplire alle carenze del sistema”. Il Presidente dell’AISCAT ha poi preso in esame la situazione del Nord Ovest, di cui si occupa tramite la Slala, invitando a riportare alla centralità i porti liguri con la costruzione di interporti e poli logistici “indispensabili anche a Cuneo per sostenere l’economia e le aziende locali”.

Ulteriori dati sulla rilevanza dell’economia provinciale sono stati forniti dal Prof. Tardivo che ha dato conto delle statistiche in base alle quali nella Granda esiste un’impresa ogni 8 abitanti (2° posto in Italia), il valore aggiunto pro capite e di 29mila euro annui (11° posto tra le province italiane), sottolineando la sua crescente centralità nella macroregione italo-francese. Infine, il Presidente della Camera di Commercio Ferruccio Dardanello ha rilevato la perdità di competitività del sistema Cuneo in assenza di nuove infrastrutture. “Chissà che le risorse delle fondazioni bancarie non diventino uno strumento per una politica del si" - ha poi concluso.

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