<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:02/03/2008
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Macchinista non arriva il treno viene soppresso
Testo dell’articolo:NOVI LIGURE - Passeggeri in rivolta alla stazione di Novi l’altra mattina, per un ennesimo disservizio. Un taxista «distratto» avrebbe «dimenticato» di portare alle 5,30 il macchinista allo scalo di San Bovo, a prelevare il treno che alle 6,20 avrebbe dovuto trasportare (come da orario ferroviario) decine di passeggeri da Novi alla stazione di Milano Porta Garibaldi. L’annuncio del «ritardo imprecisato» del convoglio, ha scatenato la rabbia dei passeggeri che si erano sottoposti alla consueta levataccia mattutina, chi per andare a lavorare, chi per recarsi all’università. La situazione è peggiorata quando alcuni pendolari che avevano chiesto ragguagli del ritardo, si sono sentiti spiegare da un funzionario della stazione la vera ragione del ritardo, con evidente imbarazzo del dipendente Fs, vista la situazione al limite del paradossale. Trenitalia ha stipulato una convenzione con un servizio taxi per condurre a San Bovo, tutte le mattine, i macchinisti del treno diretto a Milano. «Purtroppo il taxista non si è presentato - ha risposto il funzionario, specificando però agli infuriati passeggeri che lui fa parte di Rfi e non di Trenitalia - così il nostro macchinista non si è potuto presentare in tempo utile al treno che ovviamente è stato soppresso». I disagi non sono stati avvertiti solo a Novi, ma anche nelle stazioni successive di Tortona, Voghera e a Pavia. «Fino a qualche tempo fa la sede di parcheggio dei convogli, tra cui quello diretto a Milano, era ad Arquata - racconta Andrea De Rose, pendolare ogni giorno tra Novi e Milano -. Purtroppo, in seguito ai tagli dei servizi decisi dalle ferrovie, ad Arquata è stato eliminato il servizio di manovra, per cui non ci sono più addetti che possano comporre e preparare il nostro treno al mattino. La sede di parcheggio è stata spostata a San Bovo che dista solo 2 chilometri da Novi, quindi è molto più vicina rispetto Arquata». Conclude De Rose: «Questa soluzione però, da gennaio a oggi, ha causato parecchi disagi quali la mancata pulizia del treno dalle cartacce del giorno prima. Questa volta però abbiamo toccato il fondo. Noi tutti ci chiediamo il perché i macchinisti debbano prendere un taxi per recarsi in uno scalo merci, invece di spostarsi su un locomotore di servizio».

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it