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Data di pubblicazione:20/03/2008
Fonte:La Stampa edizione di Novara
Titolo dell’articolo:Arona: chiusura definitiva in vista per la biglietteria in stazione
Testo dell’articolo:ARONA - Nel giro di qualche mese la biglietteria della stazione chiuderà. Il provvedimento, nell’aria da tempo, interessa altre 22 città italiane, alcune industriali, altre con forte valenza turistica, proprio come Arona. In alcune località le organizzazioni sindacali sono già state informate ed hanno diffuso la comunicazione al personale. In altre, come Arona, il messaggio è arrivato di rimbalzo da altre stazioni. Di questo provvedimento, si era già parlato nell’ottobre 2003, ma allora gli interventi nei confronti di Trenitalia da parte dei politici del territorio avevano favorito il rinvio della chiusura. Ora il taglio comprende anche località capoluogo di provincia e con una popolazione ben superiore a quella della città del Sancarlone.
Sono in media 1400 gli utenti che tutti i giorni prendono il treno ad Arona, quindi un movimento considerevole. La maggior parte è diretta verso i grandi centri della Lombardia, per studio e per lavoro. A questi si debbono aggiungere i flussi turistici o periodici come Pasqua e Natale.
Da Trenitalia il commento è cauto: «Un tavolo di concertazione esaminerà il reddito delle stazioni inserite nell’elenco, non posso nè confermare nè escludere che Arona ne faccia parte - sottolinea Mario Elia, portavoce delle Ferrovie -. E’ comunque una decisione che deve essere presa nell’ambito di una valutazione complessiva che tiene conto oltre che dei passeggeri anche dei flussi turistici e operativi del territorio». Il personale che fine farà? Verrà destinato ad altri servizi, magari con il disagio di doversi spostare in altre città. Appena appresa la notizia il sindaco, Antonio Catapano, ha affermato: «Mi attiverò sia verso Trenitalia che verso il ministero dei Trasporti per vedere che cosa si può fare in merito. Il provvedimento fa parte del sistema della “logica del profitto prima di tutto”, senza guardare il servizio che si toglie ai cittadini ed i conseguenti disagi che si creano». Anche i parlamentari del territorio, tra questi l’onorevole Daniele Galli, si sono mossi, proprio come cinque anni fa, alla ricerca di qualsiasi possibilità pur di mantenere ancora attiva la biglietteria aronese.

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