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Data di pubblicazione:21/03/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:“Treni Busca-Dronero? Uno spreco di denaro”
Testo dell’articolo:DRONERO - Vogliamo esprimere la nostra perplessità circa il ripristino della vecchia linea a scopi turistici». Inizia così un documento promosso dall’agricoltore dronerese Sergio Somale e sottoscritto da 200 persone, in disaccordo con le richieste dell’associazione «Amici della ferrovia turistica della Valle Maira» per il riuso in senso turistico della strada ferrata Busca-Dronero, dismessa 35 anni fa. «Riteniamo, infatti, che tale intervento - prosegue il documento - non sia di nessuna utilità e costituisca un inutile sperpero di denaro pubblico. La linea su cui dovrebbero transitare gruppi di turisti attraversa in 5 punti strade provinciali e in 15 strade vicinali: chi prenderebbe la responsabilità di grantire l’incolumità dei passeggeri e degli automobilisti?». Il promotore del documento, Sergio Somale, impiegato Michelin in pensione iscritto all’Unione Agricoltori, associazione che ha invitato i coltivatori confinanti con la strada ferrata a firmare, aggiunge: «Il territorio ha bisogno di ben altre esigenze che il recupero di quella linea: una circonvallazione a Dronero e la sostituzione delle vecchie e obsolete condutture dell’acquedotto». Della Busca-Dronero si era tornato a parlare domenica 2 marzo quando, in concomitanza con la «Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate», gli «Amici della ferrovia» avevano organizzato una passeggiata a piedi sul sedime di quella linea, con assemblea finale a Busca. Dice Gian Piero Fissore, presidente dell’associazione: «Vi è stata una buona partecipazione e abbiamo dimostrato che si può riutilizzare positivamente quel tracciato, ora dimenticato e pieno di sterpi. Nel Nord Europa hanno recuperato molte strade ferrate, sulle quali transitano treni turistici e “draissine”, specie di biciclette a quattro ruote su rotaia».
La passeggiata sulla Busca-Dronero del 2 marzo avrebbe anche interrotto eventuali diritti di usucapione che i confinanti volessero esercitare sul quel sedime, largo 12 metri, dopo l’acquisto da parte di Pirelli Real Estate. Al convegno del 2 marzo ha parlato Uberto De Paulis, vicepresidente dell’associazione culturale buschese «Enrico Bafile», estensore del progetto «Trillo» per il riutilizzo della linea ferrata Cuneo- Saluzzo: «Su quelle rotaie noi proponiamo di far correre una metropolitana leggera. Della Busca-Dronero, invece, gli “Amici della Ferrovia” chiedono una riattivazione di tipo turistico. Quel sedime andrebbe messo all’asta ed acquistato eventualmente dai confinanti o dai comuni di Busca e Dronero per adibirlo a usi pubblici».

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