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Data di pubblicazione:29/03/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Alba: “Non scaricateci i guai dei treni”
Testo dell’articolo:ALBA - «È inutile prendersela con i compagni di viaggio, quando le colpe sono al capolinea». Così l’assessore ai Trasporti del Comune di Alba, Paolo Malcotti, replica alle accuse giunte dai pendolari sulle «scarse pressioni esercitate dall’amministrazione nei confronti delle Ferrovie». «Se il nostro territorio non conta nulla, la colpa è dei Comuni» aveva detto Vincenzo Ramunno, del comitato Alba-Bra. Ma dal Municipio non vogliono alzare polveroni: «Nessuna polemica con chi, come noi, chiede e spera in servizi migliori - dice Malcotti -. Sarebbe una guerra tra poveri. Ciò che invece vogliamo ribadire è il nostro impegno sulla questione trasporti, che in questi anni ha prodotto anche qualche risultato». E cita alcuni spostamenti di orario, il ripristino di qualche fermata, il potenziamento del trasporto su gomma per la linea Alba-Torino, attraverso i Comuni del Roero. «È la Regione ad avere competenza in materia - dice ancora l’assessore -, ma il buon funzionamento dei servizi si scontra con le carenze di infrastrutture. Basti pensare che la stazione di Porta Nuova è satura e che la nostra linea è singola e non elettrificata. Tuttavia, abbiamo sempre prestato attenzione alle richieste del comitato pendolari». Malcotti cita pure l’impegno per il progetto della metropolitana leggera tra Alba e Bra, un’opera complessa e costosa che tuttavia potrebbe darisolvere molti dei problemi quotidiani di pendolari e automobilisti. Meno diplomatica la risposta del sindaco, Giuseppe Rossetto: «Non vorremmo che dietro la polemica ci fossero strumentalizzazioni politiche. Il tentativo di addossare al Comune di Alba e alle altre amministrazioni locali le colpe delle Ferrovie e della Regione mi sembra sospetto». Rossetto ricorda anche che spesso il Comune di Alba si è messo in prima fila per fronteggiare, come il caso della ditta Diageo di Santa Vittoria, con l’assurda ipotesi di perdere lo scalo interno per il trasporto merci. Le proteste del comitato pendolari e la mancata convocazione alla riunione sul progetto di copertura dei binari in via Vittorio Veneto, a Bra, sono sfociate anche in un’interrogazione presentata dal consigliere regionale Mariano Rabino (Pd). «Gli utenti di Alba e di Bra continuano a essere trattati da Trenitalia come cittadini di serie B. Gli incontri con i pendolari rappresentano una forma solo apparente di democrazia: l’azienda, data la situazione economica e tecnica in cui versa, non può accogliere le istanze di chi viaggia». Intanto il «bollettino di guerra» dei pendolari va aggiornato anche per ieri: il treno pomeridiano degli studenti Cavallermaggiore-Bra-Alba-Alessandria è giunto con 35 minuti di ritardo ad Alessandria.


Intervista - Antonio Degiacomi è capogruppo d’opposizione in Consiglio ed ex pendolare.

È giusto riversare sul Comune le colpe dei disagi?

«Non è certo il Comune a poter risolvere i problemi sempre più complessi dei pendolari, ma la scarsa pressione esercitata dall’Amministrazione è un dato di fatto. Ci sono responsabilità più grandi e variamente divise, ma il nostro Palazzo non ha mai fatto un granché per essere davvero interprete di chi viaggia».


Eppure, i grandi progetti non mancano.

«È proprio questo il punto. La gente legge di metropolitana leggera, di autobus elettrici, di finanziamenti per milioni di euro, ma poi continua a spostarsi con più difficoltà rispetto a vent’anni fa. Sarebbe meglio fare meno proclami e lavorare su cose concrete».


Quali ad esempio?

«Innanzi tutto non bisogna mai abbassar la guardia e rifugiarsi nelle scuse. Dire che alle riunioni tecniche ci vanno i tecnici non è corretto. Il problema è tanto tecnico, quanto politico. Un paio di anni fa avevamo votato all’unanimità una mozione per chiedere un tavolo di confronto a Rfi, ma poi non se ne è fatto nulla. Il Comune dovrebbe mettere in campo tutta la sua influenza, coinvolgendo i parlamentari e i rappresentanti politici».


E poi?

«Fare di tutto per capire qual è il disegno futuro dei trasporti per questa zona. Da un lato c’è chi dice di elettrificare la linea, chi di raddoppiare i binari, chi di potenziare il collegamento verso Asti e lasciar perdere quello verso Bra, chi di puntare tutto sugli autobus. Occorre chiedere chiarezza e partecipare alla progettazione».

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