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Data di pubblicazione:04/04/2008
Fonte:La Stampa edizione di Novara
Titolo dell’articolo:Borgomanero, biglietteria chiusa scatta la rivolta
Testo dell’articolo:Esplode il caso della stazione ferroviaria, con il Comune che non ci sta alla chiusura della biglietteria e alla preannunciata dismissione dell’immobile, e la Regione che chiede conto a Trenitalia di cosa intenda fare. Dopo che le Ferrovie hanno chiuso la biglietteria per carenza di personale, il vicesindaco Giuseppe Cerutti ha scritto al Ministro dei Trasporti e alla direzione compartimentale delle Ferrovie. «La chiusura della biglietteria è inaccettabile - osserva il vicesindaco - perchè è la premessa allo smantellamento della stazione. Dopo la biglietteria sarà la volta del Dco, il centro di controllo dei passaggi a livello, che le Ferrovie hanno già preannunciato che verrà trasferito a Torino, e a quel punto la stazione sarà abbandonata. Quale servizio verrà fornito agli utenti?». Cerutti ha chiesto l’intervento del Ministero sulle Ferrovie, per evitare la chiusura: «Abbiamo un immobile davanti a cui è stato appena terminato il parcheggio sotterraneo, il che rende ancora più illogica la decisione. Se la stazione sarà chiusa, e il blocco della biglietteria è il primo passo, avremo un edificio lasciato al degrado, la città e le Ferrovie perderanno un patrimonio». Il sindaco Anna Tinivella aggiunge che «la situazione dei pendolari è già difficile, non va ulteriormente peggiorata. Mi auguro che le Ferrovie riaprano la biglietteria». Parere negativo anche dal sindacato: «Abbiamo bisogno che le Ferrovie valorizzino il personale e lo aumentino - dicono Maurizio Bergamini, della Cgil, e Antonio Santoro, della Cisl - non il contrario. Stazioni e biglietterie costituiscono anche un patrimonio sociale, il ponte tra Ferrovia e utenza, il servizio pubblico dovrebbe curare le stazioni importanti come Borgomanero». Sul problema della stazione lo scorso anno si era tenuto un incontro a Villa Marazza, al qaule aveva partecipato anche l’assessore regionale ai trasporti Daniele Borioli, che sottolinea come competenze e responsabilità sono esclusivamente di Trenitalia: «E’ stata proprio la Regione semmai a porre sul tavolo la questione - sostiene l’assessore regionale - a seguito di un incontro con le associazioni dei pendolari. Trenitalia diede precise garanzie che il presidio e la biglietteria non sarebbero stati tolti e che gli eventuali interventi di razionalizzazione avrebbero riguardato solo il personale di manovra. Apprendere ora il contrario, corredato da un’impropria chiamata in causa dell’ente regionale, lascia interdetti e obbliga a chiarire nei confronti dei cittadini le responsabilità unicamente aziendali della questione. Mai negli ultimi mesi da Trenitalia ci è arrivata comunicazione su problemi relativi all’organico della stazione di Borgomanero. Siamo consapevoli delle difficoltà finanziarie del gruppo FS e dell’esigenza di maggiori finanziamenti al trasporto ferroviario. Non ci pare però che il gioco dello scarica barile sia una buona ricetta per risolvere i problemi. L’azienda ottemperi i propri doveri verso l’utenza. Per la stazione di Borgomanero chiederemo conto di quali interventi di mitigazione dei disagi l’azienda intenda intraprendere».

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