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Data di pubblicazione:06/04/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:“Troppe morti bianche nel settore ferroviario: garantite sicurezza”
Testo dell’articolo:Cordoglio per la morte di Aldo Botasso, l’operaio delle Ferrovie originario di Bernezzo morto mercoledì scorso fulminato da una violenta scarica elettrica mentre stava lavorando sui cavi dell’alta tensione, vicino alla Stazione di Centallo. Ma anche apprensione per coloro che si trovano a lavorare in condizioni di pericolo e la richiesta di fare luce sulle vere cause dell’incidente. Sono i contenuti di una lettera scritta dai sindacati dei lavoratori del settore Trasporti all’indomani della morte del collega. «Tutto il sindacato, tutti i ferrovieri della provincia di Cuneo esprimono il loro cordoglio ai familiari di Aldo Botasso - si legge -.Un’altra vittima si aggiunge all’elenco dei colleghi morti tragicamente sul posto di lavoro e ancora una volta si ripropone il tema della sicurezza in un settore, quello della manutenzione infrastrutture, che è particolarmente a rischio». E poi spiegano come dallo scorso gennaio si riunisca regolarmente la «sede permanente di incontro sulle tematiche riconducibili alla formazione ed alla sicurezza del lavoro» proprio per mantenere alta l’attenzione e individuare nuove soluzioni utili a consolidare e migliorare le condizioni e gli standard di sicurezza. Poi il dito puntato contro le Ferrovie. «Il clima organizzativo che si respira all’interno del Gruppo Fs deve cambiare - scrivono i sindacati -; un ventennio pressoché ininterrotto di ristrutturazioni e riorganizzazioni che non lasciano intravedere un periodo di stabilità sta cominciando a determinare un forte disagio e un senso di precarietà fra i lavoratori, che influenzano negativamente il lavoro quotidiano. Abbiamo in molte occasioni denunciato che le sollecitazione indirizzate nei confronti dei lavoratori della manutenzione per esigenze di circolazione cominciano a diventare insostenibili».
Intanto l’inchiesta per accertare le cause dell’incidente di Centallo va avanti. «Non conosciamo ancora con esattezza come si è prodotta la tragedia - concludono le organizzazioni sindacali -. Chiediamo risposte chiare ed urgenti su come si sono svolti i fatti: le chiediamo al Gruppo Fs e al ministero dei Trasporti e attendiamo l’esito degli accertamenti della magistratura».

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