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Data di pubblicazione:06/04/2008
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Treno Asti-Cuneo frenato dal rischio “imbuto” a Torino
Testo dell’articolo:ASTI - Code, ingorghi, traffico, mancano solo le soste al casello e gli inviti a partenze «intelligenti». Sali in treno, ma è come andare in macchina. «Per evitare di creare un “tappo” sul nodo di Torino, con ripercussioni a catena su molti convogli da tutto il Piemonte, si è deciso di spostare l’incrocio del collegamento ferroviario Asti-Cuneo con il 10214 Limone-Torino». Parola di Trenitalia che ha finalmente sciolto il «giallo» del famigerato treno 4555 Asti-Cuneo delle 5,49 del mattino che, ormai da settimane, fa scalo a Maddalene (Cuneo) invece che a Fossano. Una modifica «a sorpresa» che anche ieri ha provocato ritardi per chi dall’Astigiano e dalle Langhe era diretto nel capoluogo della Granda. E una fermata, ormai entrata nella prassi quotidiana, che però non è prevista dall’orario. Il caso era nato dal tam-tam dei pendolari su internet. Continue segnalazioni di «soste anomale» in Stazione scritte nel forum della Bacheca del pendolare avevano insospettito anche l’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli che, una settimane fa, era intervenuto con una richiesta ufficiale di chiarimenti alle Fs. Ora, la risposta. «Trenitalia assicura che si tratta di un provvedimento preso in relazione alla situazione del traffico sulla tratta e non una modifica di orario», fa sapere Borioli. In particolare, spiegano le Ferrovie, in condizioni ordinarie l’incrocio del treno 4555 proveniente da Asti con il treno 10214 Limone-Torino delle 6,42 è previsto nella stazione di Maddalene. «Se il Limone-Torino è molto in ritardo - svela adesso Trenitalia -, al momento dell’ingresso nel nodo di Torino si trova a viaggiare, da Carmagnola a Torino, in coda al regionale 4512 delle 7,45 proveniente da Bra che, tra l’altro, effettua fermata anche a Moncalieri, con il rischio di far aumentare ulteriormente il ritardo del regionale da Limone». La modifica riguarderebbe solo «alcune giornate», e sarebbe stata presa - senza avvisare né utenti, né lo stesso Borioli - per scongiurare disagi a catena a ridosso del nodo di Torino. La Regione ha chiesto di evitare questo tipo di meccanismo e limitare i guai per chi viaggia. Infuriati i pendolari, che replicano: «La fermata a Moncalieri del treno 4512, ora segnalata come un problema, ci è stata imposta anni fa da Trenitalia "solo per un anno". Poi, però, non c’è stato verso di eliminarla per le forti pressioni esercitate dall’Agenzia metropolitana della Mobilità di Torino che ha chiesto e ottenuto un numero abnorme di fermate a Trofarello e Moncalieri».

Scatta il rimborso sugli abbonamenti dei treni. Da martedì 8 a giovedì 17 aprile in tutte le biglietterie del Piemonte si potrà richiedere il bonus rivolto ai pendolari come risarcimento dei disagi ferroviari relativi ai primi due mesi del 2008. Il rimborso è del 15% per gennaio e del 5% per febbraio (media del 10% su base bimestrale). Sulla scorta di quanto già avviene in altre Regioni, le nuove modalità di erogazione del bonus prevedono che il rimborso di parte del costo dell’abbonamento avverrà in denaro su base bimestrale, continuando comunque ad essere calcolato sui disservizi mensili.

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