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Data di pubblicazione:06/04/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:“Fermata clandestina Si riscriva l’orario Fs”: anche ieri il treno Asti-Cuneo “bloccato” a Fossano
Testo dell’articolo:CUNEO - Anche ieri il treno «4555» si è fermato. Una sosta forzata, con vista dalla Bisalta al Monviso, che i pendolari svegli dalle 5 del mattino subiscono ormai da un mese. A Fossano c’era il sole. Non è sceso né salito nessuno: è lo scalo «clandestino», non previsto dall’orario, che Trenitalia ha inventato per evitare guai al collegamento che da Limone e Cuneo si «infila» in ore di punta nello snodo di Torino. Ieri è andata bene. «Solo» 8 minuti di ritardo al capolinea per il primo treno da Asti a Cuneo, sfiorata l’ora e 50 minuti per «collegare» Alba al capoluogo provinciale. Velocità media sotto i 45 all’ora. Più vicino a una «diligenza» che al Tgv. Questione di «priorità» fra le diverse corse, hanno spiegato in settimana le Ferrovie dopo le sollecitazioni della Regione. «L’incrocio del treno 4555 da Asti con il convoglio 10214 Limone-Torino delle 6,42 è previsto nella stazione di Maddalene. Se il Limone-Torino è molto in ritardo, al momento dell’ingresso a Torino si trova a viaggiare, da Carmagnola a Torino, in coda al regionale 4512 delle 7,45 proveniente da Bra che, tra l’altro, ferma anche a Moncalieri, con il rischio di far aumentare ulteriormente il ritardo del regionale proveniente da Limone». Tutto chiaro? «Per niente - replica Vincenzo Ramunno del Comitato pendolari di Bra e Alba -. Quello che dice la Regione non fa altro che avvalorare la tesi che sosteniamo da anni: chi viaggia da Alba e Bra per le Fs è un utente di “serie B”. Infatti, bloccano il nostro treno, che ha tempi di percorrenza fra i peggiori, per non far tardare altre corse. La fermata a Moncalieri del 4512, che ora viene segnalata come problema, fu imposta anni fa da Trenitalia "solo per un anno". Invece, non c’è stato mai modo di eliminarla per le forti pressioni esercitate dall’Agenzia metropolitana della Mobilità di Torino che ha chiesto, e ottenuto, un numero abnorme di fermate a Trofarello e Moncalieri». E ancora: «Il fatto che, nell’ultimo tratto, il treno Asti-Cuneo recupera alcuni minuti (ritardo medio: un quarto d’ora) non è una consolazione, ma la dimostrazione che i tempi di percorrenza sono “gonfiati”. Se proprio si vuol fare l’incrocio a Fossano invece che a Maddalene, allora si riscriva tutto l’orario togliendo i 30-35 minuti di “allungamento” che sono stati imposti sull’intero percorso del 4555 per nascondere i ritardi».

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