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Data di pubblicazione:07/04/2008
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Chiudono le biglietterie: i casi di Arona, Borgomanero, Nizza M. e Tortona
Testo dell’articolo:Biglietterie a rischio in molte stazioni ferroviarie piemontesi e domani l’assessore regionale Borioli incontrerà i vertici delle Ferrovie per un chiarimento. Trenitalia ha deciso di automatizzare il servizio di biglietteria, chiudendo sportelli e lasciando agli utenti distributori e agenzie di viaggio. Una decisione che in questi giorni vede quattro stazioni sotto tiro: in provincia di Novara, Arona e Borgomanero; Tortona ad Alessandria, e nell’Astigiano, Nizza Monferrato.
Infuriati i pendolari: a Nizza si è costituito un comitato che sottolinea come la chiusura della biglietteria, oltre a togliere all’utenza un servizio, farà perdere alla città anche i posti di lavoro dei ferrovieri. A Tortona la decisione di Trenitalia viene considerata illogica dal momento che la stazione è uno dei nodi della linea Milano-Genova. A Borgomanero l’amministrazione comunale ha scritto al Ministero dei Trasporti chiedendo un intervento urgente. Sempre a Borgomanero è previsto che nei prossimi mesi chiuda il centro di controllo dei passaggi a livello sulla Novara-Domodossola. 14 addetti saranno trasferiti a Torino. Trenitalia replica che i biglietti si possono fare anche con gli impianti automatici, ma i pendolari ribattono con due obiezioni: le macchinette spesso sono guaste (e con le stazioni sempre più sguarnite il rischio di danni aumenta), e in caso di necessità di informazioni, una stazione priva di biglietteria non può fornire all’utenza un servizio essenziale. Lo stillicidio delle biglietterie non è piaciuto all’assessore Daniele Borioli, che domani incontrerà i responsabili regionali di Trenitalia «Con l’obiettivo di avere notizie certe sui programmi di soppressione di biglietterie e dei presidi nelle stazioni piemontesi e dare informazioni corrette ai cittadini». Alla Regione non è arrivata alcuna comunicazione su un ipotetico piano di soppressione dei servizi nelle stazioni. «È evidente - aggiunge Borioli - che il servizio ferroviario ha necessità urgente di maggiori risorse, ma scaricare sulle Regioni e sull’utenza le problematiche legate al contratto nazionale sembra un paradosso».

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