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Data di pubblicazione:09/04/2008
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Tram-treno La rivoluzione comincerà da Pinerolo
Testo dell’articolo:Il tram-treno debutterà per la prima volta in Italia: per la precisione nel Torinese, sulla linea Pinerolo-Torre Pellice, il primo di una serie di tracciati che Regione e Provincia candidano al nuovo servizio. Protagonista della rivoluzione sul fronte del trasporto pubblico locale è per l’appunto il tram-treno: qualcosa di simile ad una metropolitana leggera, in grado di percorrere le linee urbane con modalità tramviaria e quelle suburbane con modalità ferroviaria ottmizzando i collegamenti sulle
tratte secondarie. A questo mezzo ibrido, prodotto in versioni diverse da Alstom, Siemens e Bombardier, gli enti locali guardano per migliorare il servizio su alcune linee piemontesi: troppo piccole per essere gestite in maniera remunerativa da Trenitalia; troppo utilizzate per essere abbandonate al loro destino o mantenute in perdita. Ieri sera il progetto, che per ora si tradurrà in pratica sulla Pinerolo-Torre Pellice - 17 chilometri scanditi dalle fermate di Luserna, Bibiana e Bricherasio -, è stato presentato ai sindaci della zona e ai comitati dei pendolari. Il prossimo passo sarà sottoscrivere l’accordo con RFI, proprietaria della linea, Trenitalia, Gtt e e l’Agenzia per la Mobilità metropolitana. La Regione vuole stringere i tempi. «In un mese possiamo firmare l’intesa e formalizzare il progetto per la gara di fornitura volta all’acquisto del materiale rotabile e all’omologazione», ha spiegato l’assessore Daniele Borioli (Trasporti). Proprio le procedure di omologazione, per loro natura complesse, hanno consigliato di far debuttare i nuovi mezzi di trasporto su una linea dedicata invece che mista. Significa che tra un paio di anni, quando la riconfigurazione del tracciato sarà terminata, sulla la Pinerolo-Torre Pellice correrà solo il tram-treno (in sostituzione degli attuali treni regionali).
Particolare non trascurabile, la Regione ha quantificato e individuato l’investimento: 20 milioni di euro per comprare i mezzi, due più uno di riserva, e altri 5 per interventi sull’infrastruttura. Risorse prese dal fondo per le aree sottoutilizzate. Come spiega l’assessore Franco Campia per la Provincia, sponsor di questa soluzione, per opere infrastrutturali si intendono interventi diversi: creazione di due nuove fermate, una a Pinerolo ed una a San Secondo; «incarrozzamento a raso», cioè il rialzo delle banchine di stazione in linea con il pianale dei nuovi mezzi; costruzione di un raccordo per permettere al tram-treno di entrare e uscire agevolmente dalla stazione di Pienerolo. Resta aperto il capitolo sulla futura gestione della linea. Tra le ipotesi c’è anche quella che prevede il trasferimento della proprietà in capo alla Regione. Perchè puntare sul tram-treno? A convincere Regione e Provincia, che lo hanno già visto in azione a Kassel, nell’Assia, sono ragioni diverse: tempi più rapidi; maggiore accelerazione e decelerazione rispetto ai treni, con la possibilità di individuare nuove fermate intermedie; guida a vista, proprio come un normale tram, e quindi la possibilità di sostituire i passaggi a livello automatizzati nei centri urbani - Pinerolo ne conta diversi - con la semplice regolazione semaforica (diminuendo i tempi di attesa). Aggiunge Borioli: «Il rapporto attuale, che vede la completa subalternità della strada verso il ferro, di fatto sarà invertito». «La Provincia - precisa Campia -approfitterà dell’alleggerimento del traffico privato, tra le conseguenze previste dal miglioramento dell’offerta su ferro, per ridisegnare il trasporto su gomma».
L’arrivo del tram-treno sulla Pinerolo-Torre Pellice può essere il primo passo di una rivoluzione destinata ad interessare altre linee ferroviarie: in primis quella che collega Torino e Caselle. In questo caso potrebbe essere sfruttata quella che è la vera marcia in più del tram-treno rispetto ai treni ordinari: la possibilità di immettersi dalla stazione ferroviaria sulla rete tramviaria urbana, e viceversa.


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