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Data di pubblicazione:22/04/2008
Fonte:La Stampa edizione di Biella
Titolo dell’articolo:Pronta nel 2010 la nuova stazione ad “alta capacità”
Testo dell’articolo:BIELLA - Piove e tira vento, sulla stazione San Paolo. Ma per Daniele Borioli, assessore regionale ai Trasporti, è ugualmente «una bella giornata»: «Non in senso meteorologico, ma perché decolla un’operazione che non è stato facile costruire». E cioè il restyling da 7,2 milioni, finanziato per metà dalle Ferrovie e per metà dalla Regione. I lavori sono partiti ieri: solo virtualmente, perché sotto il diluvio l’impresa non ha potuto fare nulla. Nel giro di un paio d’anni, comunque, Biella avrà una stazione «più efficiente e più sicura». A festeggiare l’avvio del cantiere, ieri mattina, c’erano anche Marco Abate, assessore provinciale ai Trasporti, Giorgio Billia di Rfi (la società che gestisce la rete ferroviaria) e Pascal Gregorio di Trenitalia. Per Abate il momento è quasi storico, perché «da 30 anni non si facevano interventi sulle strutture»: «Con Regione e Rfi s’è imboccato un percorso molto pragmatico, che ora porta i primi risultati. Certo, c’è ancora molto da fare per le linee biellesi, ma il 96 per cento di puntualità, indicato dagli ultimi dati, è molto positivo». I lavori alla stazione sono divisi in 7 tranche. Il piatto forte è l’arrivo degli scambi automatici. O meglio, del sistema «Acei», che sarà pronto nella primavera-estate 2010. I marciapiedi, le pensiline e il sottopassaggio saranno invece conclusi alla fine del 2009. «In pratica - spiega Billia - le pensiline attuali verranno demolite, e saranno sostituite da tettoie in metallo. I marciapiedi diventeranno lunghi 200 metri, per accogliere treni più lunghi, e la centralina Acei, che è un sistema di controllo ma anche di sicurezza, sarà piazzata in un edificio oggi abbandonato». In questi due anni, però, la stazione non sarà paralizzata: «Due o tre binari saranno sempre liberi - dice Pascal Gregorio -, e non sarà cancellata alcuna corsa. Alcuni convogli, semplicemente, saranno “parcheggiati” a Santhià o a Novara, perché qui non ci sarà abbastanza spazio». La buona notizia è che la nuova stazione, grazie agli scambi automatici, potrà far viaggiare più treni: «Il volume di traffico potrà aumentare - conferma Gregorio -, e avremo anche più margini di manovra per programmare gli orari. Tradotto, significa più collegamenti verso Torino e verso Novara». Ma per arrivarci, come ha ricordato Borioli, servono i soldi: «Spero che il nuovo governo aiuti Trenitalia. Mi auguro che questo di Biella, comunque, sia il primo esempio di una collaborazione, anche finanziaria, con le Ferrovie che possa ripetersi in altre parti del Piemonte».
Visto che il diretto per Torino è spesso ko, l’assessore Marco Abate aveva proposto di buttare a mare le vecchie carrozze e di usare una carovana di tre «Minuetto». Ma alla richiesta della Provincia, ieri mattina, Trenitalia ha risposto picche: «Per ora non è possibile - dice Pascal Gregorio -, perché i Minuetto sono appena sufficienti per coprire i servizi programmati». In Piemonte, insomma, non ce ne sono abbastanza, e inoltre bisogna superare anche un ostacolo tecnico: unirne due è facile, ma creare un convoglio con tre Minuetto pare sia un problema.

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