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Data di pubblicazione:04/05/2008
Fonte:La Stampa edizione di Imperia
Titolo dell’articolo:San Lorenzo al Mare: nella stazione “fantasma” tra macerie e vetri rotti
Testo dell’articolo:SAN LORENZO AL MARE - Peccato che il nuovo porto, tra le tante novità che ha portato a San Lorenzo, non sia riuscito a far ripristinare, o almeno a risanare, la vecchia stazione ferroviaria. Dismessa ormai da anni, dopo lo spostamento a monte della linea da Ospedaletti a Imperia, la situazione dello scalo peggiora ogni anno di più.
Basta una visita, per rendersene conto. Quasi tutte le porte che si affacciano sui marciapiedi dove un tempo la gente attendeva i treni, sono sfondate, hanno i vetri in frantumi, che sono sparsi ovunque. A protezione delle aperture, e per scongiurare che qualcuno possa ferirsi con i cocci aguzzi, sono state installate delle grate in ferro. Dentro due grandi stanzoni, decine di vecchie batterie giacciono sugli scaffali da anni, in disuso e pericolose. E anche se si tenta di passeggiare verso il nuovo porto, la vista non è migliore. La recinzione, che un tempo delimitava il passaggio, è crollata a terra e quasi non si capisce se il transito ai pedoni sia consentito comunque oppure no, per motivi di sicurezza. Le mattonelle rosse del camminamento hanno ceduto all’età e agli smottamenti, creando voragini imponenti nel pavimento. L’accesso ai bagni è stato chiuso in modo artigianale, con un muro in mattoni grezzi, alto poco più di un metro e mezzo che lascia intravedere, al di là del cemento, la condizione di certo non buona delle toilette. Poco distante, una vecchia fontana è stata spaccata dai soliti vandali. Gli stessi che hanno scambiato i muri della stazione per un notes dove lasciare ogni sorta di graffito e i cespugli che circondano l’edificio per una discarica. Dai vetri sudici, che qualche curioso ha in parte ripulito, si vede l’interno degli uffici della stazione, lasciati ancora come un tempo. Peccato che il trascorrere di giorni, mesi e anni, stia mettendo a dura prova l’intonaco alle pareti e al soffitto. Così come alcuni lembi di cornicione che sembrano in bilico. Unica nota positiva: il fatto che una parte dell’ex stazione sia adibita ad abitazione. Almeno così un po’ di controllo è assicurato e forse, per quando i lavori di recupero dell’edificio inizieranno, qualcosa da restaurare ci sarà ancora. La vecchia stazione, un tempo scalo merci di primaria importanza, vista la vicinanza dell’istituto elioterapico di Costarainera, non è certo un buon biglietto da visita per chi posteggia nel piazzale accanto. Uno spiazzo da parecchi posti d’auto che con la bella stagione viene preso d’assalto da turisti e residenti assetati di spiagge. Anche il costo (la zona è a pagamento dal 25 aprile, fino a fine stagione, dalle 8 alle 20) è abbordabile: 0,50 euro l’ora e 5 euro per tutto il giorno. Peccato però sia così vicino all’abbandono e all’incuria. Tanto che la colorata e accattivante cartina del centro integrato di via «Il giardino di Magdala», sodalizio che raduna i commercianti del centro storico, stona attorniata dai cespugli e dalle erbacce. Pulire però sarebbe solo una goccia nell’oceano.

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