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Data di pubblicazione:21/05/2008
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:Corte dei Conti: “Fs con troppi costi e meno qualità”
Testo dell’articolo:TORINO - Al Lingotto di Torino comincia l’Expo Ferroviaria-InterTunnel con 400 aziende arrivate da tutto il mondo e nello stesso giorno la Corte dei Conti lancia l’allarme sul gruppo Fs: «Crescono i costi ma c’è un avvertibile peggioramento nella qualità del servizio» dice la magistratura contabile, che incalza: «Il nuovo modello organizzativo non ha giovato. Servono interventi organici», come se fosse sempre l’anno zero. L’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, arrivato all’Expo ha subito ribattuto che «i rilievi della Corte si riferiscono a una situazione superata», cioè al periodo 2005-2006 (mentre la sua gestione è successiva) e di suo ha rilanciato la polemica su un altro fronte: «La francese Alstom è in ritardo di un anno sulla consegna dei nuovi treni Etr600 ad alta velocità, e il Minuetto (il treno per le linee regionali) ha un passo inadatto alle curve dei binari italiani. Ed è il fornitore dei treni che deve adeguarsi ai binari, non viceversa».
Ma la polemica più forte di Moretti è stata sulla liberalizzazione dell’Alta velocità in Italia: «Nessun altro Paese europeo ha scelto questa strada. Solo l’Italia ha liberalizzato l’Alta velocità», e questo è un settore redditizio, forse l’unico che generi davvero cassa, e in grado di dare ossigeno a tutto il resto del gruppo. Il numero uno delle Fs tiene a precisare: «Noi non siamo affatto contrari alla liberalizzazione, perché porta benefici ai consumatori. Ma servono condizioni di reciprocità in Europa, che adesso non ci sono. Il mio timore è che fra pochi anni uno dei monopolisti ferroviari d’Oltralpe si compri uno dei nuovi operatori dell’Alta velocità italiana, senza che noi abbiamo la possibilità di fare altrettanto». Questo sarebbe pericoloso perché il concorrente straniero opererebbe sul mercato nostrano avendo alle spalle la rendita finanziaria che gli viene dall’essere monopolista in casa sua. E sarebbe difficilmente battibile. Non è una preoccupazione accademica. Moretti fa l’esempio del settore merci: «L’Italia lo ha liberalizzato da dieci anni e adesso le Fs hanno 50 concorrenti. Poi arriva un gigante straniero e si compra uno di questi 50». Il riferimento è alla francese Sncf che è stata indicata dal Financial Times come prossime a entrare nella divisione merci delle Ferrovie Nord Milano. Al nuovo governo l’amministratore delegato della Fs ha chiesto certezze sulla dotazione finanziaria. Ieri correva voce che il Tesoro voglia stanziare un miliardo per l’Anas e le Ferrovie. Il ministro Tremonti ha commentato: «Stiamo studiando. Fra un mese avremo un provvedimento che entri in Finanziaria». E all’Expo il sottosegretario allo Sviluppo economico Ugo Martinat ha annunciato che la linea ad alta velocità Torino-Lione tornerà nell’ambito di azione della legge obiettivo che snellisce le procedure.

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