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Data di pubblicazione:22/05/2008
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:Un cavo elettrico ferma l’alta velocità
Testo dell’articolo:Fino a un momento prima il treno filava sulla linea ad Alta Velocità tra Novara e Torino. Improvvisamente si è fermato in mezzo alla campagna e per un’ora non c’è stato verso di rimetterlo in moto. Il protagonista della disavventura ferroviaria verificatasi martedì sera tra le 19 e le 20 è l’«Eurostar AV 9668» partito da Milano Centrale alle 18,43 con arrivo (teorico) a Torino alle 20.05. Non un treno qualsiasi, ma il gioiello tecnologico che dal 2006 collega Milano a Torino, e viceversa, divorando il tratto ad Alta Velocità con punte di 300 chilometri l’ora. Un viaggio a due velocità: stile Schumacher sugli 84 chilometri da Torino Stura a Novara Boschetto, mentre da Novara a Milano Centrale (52 chilometri) l’immissione sulla linea storica lo ridimensiona ad un treno qualsiasi. Eppure martedì sera, all’altezza del bivio tra Novara Ovest e la zona Recetto, l’Alta velocità si è tradotta in velocità zero: treno al palo, passeggeri rassegnati o imbufaliti. «In compenso il personale si è mostrato davvero gentile», spiega Federica Ceppa, ostaggio dell’Eurostar come molti altri. È già accaduto. Forse la disavventura più movimentata è quella che si era verificata a marzo 2006, più o meno nello stesso punto: allora i 300 passeggeri dell’Eurostar 9666, in viaggio da Torino a Milano, vennero trasbordati con una passerella sul convoglio arrivato in soccorso. Immaginatevi la scena. Cesare Carbonari, leader del Comitato spontaneo dei pendolari sulla linea storica Torino-Milano, abituato a vedersela con i treni interregionali, scuote la testa: «Gli Eurostar appartengono ad un’altra categoria. Resta da capire perché si è deciso di farlo debuttare con la linea veloce realizzata a metà...». Soprattutto, resta da capire cosa abbia bloccato la corsa del treno. Se lo chiedono anche i sindacati. «O c’è stato un sovraccarico nel passaggio da linea a linea, oppure una caduta di tensione per il numero troppo elevato di convogli», azzarda Mario Montanari, «Sdl Intercategoriale». «Parliamo di un treno sofisticato - interviene Pippo Campanella per l’«Orsa» -. Magari c’è stata un’errata rilevazione di dati da parte dei sistemi di bordo, allora scatta il blocco automatico». Le Ferrovie si affidano ad un breve comunicato. Colpa «di un’anomalia verificatasi nel passaggio dalla linea storica a 3 mila volt a corrente continua a quella ad Alta Velocità a 25 mila volt a corrente alternata. I tecnici stanno valutando le cause per rimuoverle definitivamente». Insomma: l’Eurostar è come un’auto di grossa cilindrata che durante il cambio-linea deve passare bruscamente dalla seconda alla quinta, e viceversa, a seconda della direzione di marcia. Detto in una parola: si è ingrippato.

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