<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:22/05/2008
Fonte:La Stampa edizione di Novara
Titolo dell’articolo:Treno bloccato per un’ora nei campi: “Il guasto è tutta colpa del satellite”
Testo dell’articolo:NOVARA - Un’ora di ritardo, trascorsa quasi tutta nella campagna appena fuori città. E’ successo ai passeggeri dell’Eurostar 9668 partito martedì da Milano Centrale alle 18,43 e previsto in arrivo a Torino alle 20,05. Mezz’ora dopo treno e passeggeri erano ancora bloccati tra Recetto e Novara Ovest. Il motivo: un guasto all’alimentazione. Ma i pendolari avanzano anche un’altra ipotesi per i ripetuti problemi sul nodo di Novara. L’Eurostar viaggiava più o meno in orario e tutto sembrava andare liscio quando all’improvviso le apparecchiature di bordo hanno segnalato problemi di tensione elettrica. Quindi tutto fermo. Il guasto è durato circa un’ora, poi il treno è potuto ripartire. Per Trenitalia si è trattato di un problema tecnologico: «Si verifica raramente, a volte gli apparecchi di diagnostica rilevano criticià nel sistema di alimentazione e il treno si blocca - dice Mario Elia, portavoce di Trenitalia -. Ma non ci risultano guasti ripetuti in corrisponfenza del nodo di Novara». I pendolari la pensano diversamente. I problemi non sono rari, soprattutto vicino a Novara. Tutta colpa del satellite, hanno saputo da fonti ufficiose. «Ci sono difficoltà nella gestione del passaggio dalla nuova linea dell’Alta velocità a quella “storica” - dice Cesare Carbonari, rappresentante storico dei pendolari - per cui capita che i treni “perdano” la traccia perchè risulta occupata da altri passaggi. Succede agli Eurostar e ai Regionali». Trenitalia smentisce: «Un’ipotesi di cui non mai sentito parlare» liquida brevemente Elia. Ma sulle risposte di Trenitalia ormai i pendolari fanno poco affidamento. Sono stanchi, stufi e rassegnati: non sembra cambiare mai nulla. «Il servizio non migliora e la vita dei pendolari è sempre difficile - commenta Carbonari -. Le uniche proteste che hanno dato qualche frutto sono state quelle più dure, in cui sono stati occupati i binari come è successo a Corbetta». Ma questo è un reato: «Infatti nessuno ha piacere a farsi denunciare - continua Carbonari -. Noi stessi siamo contrari perchè è una protesta che prima di tutto penalizza gli stessi pendolari. Che tra l’altro sono persone che lavorano e fare manifestazioni vuol dire perdere ore di stipendio».

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it