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Data di pubblicazione:27/05/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:La Lega e la ferrovia Busca-Dronero
Testo dell’articolo:Da tempo volevo intervenire in merito all’ipotesi di recupero della ferrovia Busca-Dronero, ma ho voluto attendere la soluzione del nodo che stava alla base di tutto: il finanziamento da parte della Regione Piemonte della legge regionale 5/2006 «Conservazione e valorizzazione sociale delle linee e degli immobili ferroviari dismessi o inutilizzati». Ora, con l’approvazione di un mio ordine del giorno, il Consiglio ha impegnato la Giunta a prevedere uno stanziamento di un milione di euro per il finanziamento, per l’anno 2008, degli interventi previsti dalla suddetta legge. Quindi, finalmente, l’operazione diventa possibile. Voglio pertanto far presente ai signori che si firmano «Comitato degli amici con i piedi per terra» che in realtà risultano essere dei grandi sognatori «con la testa tra le nuvole». Infatti, a seguito dello smembramento delle Ferrovie dell Stato in numerose società la proprietà della ferrovia Busca-Dronero è passata alla Spa R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana), che con i problemi di bilancio che ha, fa il possibile per «valorizzare» le proprietà immobiliari e che quindi mai venderà pezzetti di terreno a equi prezzi di mercato, come da loro auspicato (probabilmente non riuscirebbero nemmeno a instaurare una trattativa con tale società). Rischiamo piuttosto che con l’obiettivo di realizzare il massimo profitto potrebbero esservi utilizzi tutt’altro che graditi, e non mi stupirei se fra qualche anno proprio i signori che ora gridano allo spreco di denaro pubblico venissero poi a piangere sulle spalle di noi politici chiedendoci l’impossibile. Risulta saggio e lungimirante l’operato delle Amministrazioni comunali di Dronero e Busca che hanno richiesto alla Regione Piemonte l’acquisto dell’intera ferrovia avvalendosi delle previsioni della legge succitata: solo la Regione, infatti, ha una capacità contrattuale adeguata alla controparte. Auguriamoci quindi che ciò vada a buon fine, poi si potrà discutere sul tipo di utilizzo, che dovrà comunque essere per scopi pubblici, e su cui sono state avanzate diverse interessanti ipotesi, che potrebbero avere una positiva ricaduta sull’economia della zona, esattamente come avvenuto in diversi casi in Europa. Sgombriamo dunque il campo dall’unica ipotesi certamente non realizzabile ed andiamo avanti sulle proposte possibili.

CLAUDIO DUTTO
CONSIGLIERE REGIONALE LEGA NORD

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