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Data di pubblicazione:28/05/2008
Fonte:La Stampa edizione di Sanremo
Titolo dell’articolo:“La stazione? È un disastro” Sotto accusa i tapis roulant
Testo dell’articolo:SANREMO - «La stazione ferroviaria di Sanremo? Bella ma non funziona. Un vero peccato». Viaggiatori e tassisti bocciano la mega-struttura, inaugurata meno di sei anni fa. Sotto accusa, soprattutto, il famigerato tapis roulant, spesso inutilizzabile, che costringe le persone con i bagagli a lunghe e sgradite passeggiate al chiuso. I tassisti, poi, accusano un crollo dell’attività da quando si sono dovuti spostare nel nuovo scalo ferroviario della città dei fiori: «Adesso dipendiamo soltanto dall’arrivo dei treni. Non possiamo più fare affidamento sul passaggio: prima, ad esempio, se c’era una corriera di linea in ritardo, qualcuno si rivolgeva a noi - confessa un autista che vuole rimanere nell’anonimato - Oppure, le persone in arrivo dalla passeggiata a mare, che trovavano subito le nostre auto per farsi accompagnare in albergo. Qui, invece, possiamo soltanto portare la gente in arrivo dai binari. E, purtroppo, sono sempre meno ad utilizzare il nostro servizio: un po’ per la crisi, un po’ per le valigie a rotelle, che ci hanno tolto tanto lavoro. Tutto per risparmiare 7-8 euro». Giulia Esposito è appena arrivata da Ceriale, per trovare i figli a Sanremo: «Questa stazione non mi piace tanto. Non è comoda perché c’è tanto da camminare e il tapis roulant non va. Non si arriva mai all’uscita, né, dall’altro senso, ai binari». Per non rischiare di perdere i treni a causa del tempo da impiegare per percorrere lunghi tratti a piedi o sulla pedana mobile, Valentina Monari preferisce fare una tappa in stazione prima della partenza: «Sono andata a comprare i biglietti, in modo da eliminare un’incombenza e risparmiare minuti preziosi». E’ diretto alla biglietteria anche Luigi Boeri, ma con molta fretta: «Rischio di perdere il treno: arrivo da Arma di Taggia, dove ho trovato inspiegabilmente lo sportello chiuso. Ora devo recuperare il tempo perso altrimenti non riesco a prendere l’Intercity». Fuori dalla stazione Giovanni Milani aspetta un amico in arrivo dal capoluogo lombardo: «Non sono un abituale frequentatore dei treni, che sono sempre in ritardo. Il mio giudizio sulla struttura di Sanremo è negativo perché è scomoda per l’eccessiva distanza dall’atrio ai binari. La pedana mobile, poi, non funziona mai bene. Forse il nostro malcontento è pesante anche perchè eravamo abituati bene, prima, con la stazione a due passi dal mare e dal casinò. Questa, anche se non si può definire decentrata, è sicuramente accessibile meno facilmente». Rocco Gioffré è, da quattro anni, un pendolare tra Sanremo e Savona: «E’ un disastro: non funziona mai niente, a partire dai tapis roulant. I treni sono sporchissimi, come anche i bagni pubblici, che mancano dei componenti principali». Ornella Cicala non ama viaggiare in treno: «Ho fatto le foto per il passaporto: le devo portare in Commissariato», dice mentre sale sulla bicicletta che usa per spostarsi in città. «Ma quando apre la pista ciclabile?», chiede.

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