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Data di pubblicazione:28/05/2008
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Pullman fino all’alba, dopo quarant’anni i controllori tornano in servizio
Testo dell’articolo:Lo slogan è già pronto: «Io ballo con i bus (e torno a casa sano e salvo)». E anche il dossier, elaborato fin nell’ultimo dettaglio, dal presidente dell’Agenzia della Mobilità Metropolitana Giovanni Nigro. In Comune, però, aspettavano ancora qualche giorno per annunciarlo, per mettere a punto nei dettagli l’elenco delle linee e quello delle tariffe. Si tratta di un progetto che partirà con l’estate e di cui - il caso di piazza Vittorio, che ogni sabato si trasforma in campo di battaglia, è lì a dimostrarlo - si sentiva un gran bisogno.

In bus alle 4 del mattino
«In questi ultimi mesi - spiega Nigro - abbiamo ricevuto decine di richieste in proposito, soprattutto dall’Università: è un fatto che a partire dal giovedì sera si riversino lungo il Po e al Quadrilatero romano migliaia di giovani, finendo per collassare di auto la zona. A tutto ciò si aggiunge il problema dell’alcol che mina il ritorno a casa in sicurezza di questi ragazzi». Prosegue: «E’ per questo motivo che, insieme con l’assessorato alla Viabilità guidato dall’assessore Sestero, abbiamo deciso di prolungare l’orario delle linee più frequentate dopo il tramonto sino alle 4 del mattino».

Il ritorno del bigliettaio
Fin qui, una gran bella (e sana) novità che sistema Torino al livello di Amsterdam e Berlino. Ma la novità ne racchiude un’altra, a suo modo epocale: il ritorno, su questi mezzi, della rassicurante figura del bigliettaio che per ragioni economiche è stata abolita alla metà degli Anni Settanta. «Organizzare la circolazione dei mezzi pubblici sino all’alba senza l’ausilio di un uomo in divisa - spiega ancora il presidente dell’Agenzia - sarebbe davvero rischioso: la rissa è in agguato quando il pullman è zeppo di giovani che magari hanno bevuto un bicchiere di troppo». Seconda ragione che induce l’Agenzia a chiedere il ritorno del bigliettaio su questi mezzi è che questi garantisce la certezza dell’incasso: «La sera rappresenta la fascia oraria di servizio - chiariscono negli uffici di Gtt - in cui la percentuale di abusivismo è più alta. Dal momento che il Comune si prepara ad un notevole sforzo economico estendendo l’orario di esercizio e dotando ogni pullman di un controllore, va da sé che il biglietto va pagato e da tutti».

1 euro o 50 centesimi
Una delle questioni che restano da definire è il prezzo della corsa notturna. Sono infatti già cominciate le trattative con i gestori dei locali che costellano la movida per capire se bar e ristoranti potranno offrire un biglietto ai loro clienti con cui ottenere uno sconto parziale o totale sul biglietto per tornarsene a casa. «Il prezzo della corsa semplice, si sa, è di 1 euro - spiegano in corso Turati - e noi non chiederemo, come fanno per esempio i taxi, una maggiorazione del prezzo dal momento che si tratta di un lavoro festivo e notturno. Ciò premesso non possiamo scendere sotto la soglia di 1 euro perché altrimenti non riusciremmo a stare dentro ai costi, visto che oltretutto su questi mezzi è previsto il ritorno del bigliettaio».

Niente tram, fa rumore
Ma che tipo di mezzi vedremo circolare sino alle 4 del mattino a partire da fine giugno? «Di sicuro soltanto bus, perché il tram è troppo rumoroso - risponde ancora Nigro - e l’idea di farlo sferragliare sino alle 4 del mattino sotto le case dei torinesi non ci pareva una buona idea».

Le linee by night
E quali zone serviranno i primi bus notturni? Nel dossier che fra pochi giorni finirà sul tavolo dell’assessore ci sono quelle già ora più frequentate nelle ore serali e quelle che toccano le stazioni ferroviarie e il centro città, vale a dire la 4 la 1, la 35, la 18, l’11, la 52 e la 72. «Il nostro obiettivo però - conclude Nigro - è estendere l’orario di tutte le 80 linee».

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