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Data di pubblicazione:29/05/2008
Fonte:SanremoNews.it
Titolo dell’articolo:Regione: Saldo (FI) su cancellazione treni nel Ponente
Testo dell’articolo:“Dallo scorso aprile Trenitalia ha tagliato altri treni che collegano la Liguria, in particolare l’estremo Ponente, a Milano. Gli ultimi tagli annunciati prevedono l’interruzione del collegamento tra Ventimiglia e Roma, e sono l’ultima mossa di una partita giocata da Trenitalia per isolare – inspiegabilmente - la Riviera di Ponente dal resto d’Italia e dal Nord Europa”. Questo è quanto dichiara Gabriele Saldo, Consigliere regionale di Forza Italia, in merito alla travagliata situazione del trasporto ferroviario ligure.

“Non ricordo più quante interrogazioni urgenti, interpellanze e ordini del giorno abbiamo presentato, solo noi di Forza Italia, dalla modifica dell’orario ferroviario avvenuto nel dicembre 2005 ad oggi, per chiedere a gran voce l’intervento della Regione per evitare il taglio di treni o la modifica di orari di treni, prevalentemente regionali e utilizzati per lo più dai pendolari – prosegue Saldo –. Sono quasi tre anni che Forza Italia sollecita la Giunta Burlando a riappropriarsi del suo ruolo istituzionale nei confronti di Trenitalia perché venga garantito un servizio quanto meno «civile» ai pendolari liguri. Ma stiamo assistendo con sconforto alla sconfitta dell’Esecutivo ligure da parte di Trenitalia, che seppure privatizzata è titolare di un servizio pubblico, che però non fornisce ai cittadini, quanto meno a quelli liguri”.

“La notizia dell’ennesima cancellazione di treni sulla tratta Ventimiglia-Roma è pessima – incalza il Consigliere regionale - anche perché non si può parlare di sviluppo economico e soprattutto turistico della Liguria e poi penalizzarla senza pietà nei collegamenti. Già le infrastrutture sono quelle che sono, e né la Giunta Burlando né il defunto Governo Prodi si sono sprecati per migliorare la situazione..anzi! Apprezzo l’intervento del consigliere provinciale Scibilia a tutela dei collegamenti con il Ponente, e sono certo che il Governo Berlusconi e il Ministro Scajola sapranno affrontare la situazione con la fermezza e la determinazione che li contraddistinguono, a differenza dell’inattività del centro sinistra. Voglio però ricordargli che alcuni dei treni che sono stati soppressi o modificati erano a percorrenza regionale e neanche per questi la Giunta Burlando è riuscita a trovare soluzioni a vantaggio dei pendolari liguri”.

“E’ estremamente importante che i collegamenti tra Ventimiglia e Milano e il Nord Europa e tra Ventimiglia e Roma vengano garantiti, perché il Ponente ligure non può e non deve essere penalizzato come se non fosse Liguria – precisa Saldo - e inoltre è importante che venga assicurato anche il collegamento con Nizza. Questa penalizzazione può portare danni non solo a lavoratori e studenti pendolari, ma anche al turismo e alla voglia di investire nella nostra zona. Né ha senso che Trenitalia motivi i tagli dei treni con il fatto che sono economicamente insostenibili e che nessuna azienda può effettuare un servizio in perdita. Peccato però che quello offerto da Trenitalia sia un servizio che deve essere garantito ai cittadini, e non in modo approssimativo e sommario, basti pensare ai ripetuti disservizi in termini di ritardi quotidiani e mancata pulizia dei convogli!”.

“Non è pensabile – concludoe Saldo - che la Liguria venga trattata dalla compagnia ferroviaria nazionale come l’ultima regione d’Italia e che la Giunta Burlando e l’Assessore competente siano o restino impotenti dinnanzi alla situazione di sempre maggiore disagio che colpisce i nostri concittadini. E’ necessario dare delle risposte concrete alle necessità dei pendolari del Ponente e l’Esecutivo regionale ne è al momento il soggetto deputato e responsabile, non solo politicamente. Stiamo assistendo all’ennesima penalizzazione che la provincia di Imperia ed il Ponente Ligure subiscono dalle Ferrovie dello Stato. Chissà perché tutti gli anni sparisce qualche collegamento o ne vengono spostati altri rendendo i movimenti delle persone sempre più faticosi e difficoltosi”.

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