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Data di pubblicazione:31/05/2008
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Alessandria Smistamento: i treni merci
Testo dell’articolo:ALESSANDRIA - La decisione di ridimensionare Alessandria Smistamento avrà conseguenze non solo sui dipendenti dello scalo (rischiano di saltare una settantina di posti di lavoro) ma anche sui pendolari della provincia. Lo denunciano le organizzazioni provinciali di categoria, la Rsu e i lavoratori del settore movimento di Alessandria Smistamento ieri scesi in sciopero contro la decisione di Rfi di ridurre l’attività dello scalo cittadino. Il 100% del personale ha aderito ieri all’astensione dal lavoro per l’intera giornata. Circa una quarantina di lavoratori della Dcm hanno incrociato le braccia attuando un presidio.
La ristrutturazione che Rfi intende attuare potrebbe coinvolgere anche gli altri settori lavorativi dello scalo alessandrino, per esempio gli addetti della divisione Cargo. Si profilano appunto tagli occupazionali di almeno una settantina di unità. «Stride quanto sta avvenendo - dicono preoccupate Filt, Fit e Uilt - con le prospettive di sviluppo e gli investimenti annunciati sull’area: 90 milioni di euro. Quando si consolida un sottodimensionamento, poi normalmente non si torna più indietro». L’ipotesi riorganizzativa di Rfi per Alessandria Smistamento, definitiva e non per un periodo temporaneo, comporta la chiusura totale dello scalo nelle notti fra sabato e domenica e lo svolgimento delle attività di manovra non più di notte ma nelle ore diurne. «Quello che vogliamo anche evidenziare - dicono Rsu, organizzazioni sindacali di categoria e lavoratori - è che questa riorganizzazione del lavoro, pur garantendo all’inizio risparmi di gestione, penalizzerebbe ulteriormente il già disastrato trasporto passeggeri, con costi per il mancato servizio forse maggiori. I treni merci viaggeranno di giorno accanto a quelli passeggeri: si rischia di aggiungere nuovi ritardi ad una situazione del trasporto passeggeri che già manifesta scarsa puntualità. Le tracce treno sono sempre quelle mentre così il traffico ferroviario aumenterebbe creando altri disagi». Gli addetti della direzione dipartimento movimento chiedono la solidarietà dei pendolari della provincia affinché li appoggino in una battaglia che potrebbe fare più di una vittima. Intanto attendono la convocazione in Provincia di un incontro, con l’«ad» di Ferrovie, Mauro Moretti, oppure con un altro massimo dirigente Fs, per riprendere una trattativa che si è interrotta ed ha originato lo sciopero di ieri.

Poesie in stazione.
Tra passeggeri in attesa, lavori di ristrutturazione e pubblico curioso. In fondo per fare poesia basta poco. Un foglietto, un microfono, un po’ di coraggio. L’hanno avuto due alessandrini che hanno letto i loro versi e sono stati applauditi.
Due ore di poesia «in movimento», come quella che richiama la stazione. La performance è di ieri, quando dalle 17 alle 19 è stato presentato il 14° festival internazionale di poesia, in programma a Genova, dal 12 al 21 giugno. La manifestazione è stata presentata da marzo in sei stazioni italiane grazie ad una collaborazione con «Centostazioni». In questa occasione, mentre il «Circolo dei viaggiatori nel tempo» presentava le anteprime dell’iniziativa, viaggiatori e cittadini potevano recitare le loro liriche. Si sono presentati in due: Danilo Danglari, 33 anni, impiegato al Conservatorio e Giancarlo Cavallero, ex insegnante. Danilo Danglari scrive versi da quando ha 16 anni. Ma la prima poesia l’ha letta in pubblico a 25. Scrive soprattutto per sè: «E’ un modo di ascoltarsi, esprimersi - dice - dar voce a emozioni». Niente metrica, sentimento puro. Ieri ha letto una poesia «mirata». «Treni come tartarughe caricano bagagli e anime, stive cariche di energia, forza da recuperare, e sonno». «Non sono l’unico produttore di malinconia. Gocce su gocce l’essere libero respira su me». Danilo fa parte di «una specie di associazione - spiega -. Si chiama Anonima artisti. Ci incontriamo, facciamo mille cose. In comune l’amore per l’arte nelle sue diverse forme». Giancarlo Cavallero scrive invece da 40 anni. Ha pubblicato i suoi versi e ha letto un bijoux di modernità intitolata «Immagine virtuale»: «Ti incuriosiscono le nuove email inattese. Rispondimi, quale senso hanno le parole, immagini senza odore, improbabile amore, rimuginare versi». Alessandria: «Da sempre sogno di evadere. Bruma bassopiano..l’occhio a scoprire finiti orizzonti». Poi versi di cantautori genovesi musicate dai Contesti Scomodi. Al festival di Genova l’anno scorso hanno partecipato 700 artisti provenienti da tutto il mondo. Quest’anno, come per le edizioni precedenti, c’è un cartellone di prestigio itinerante con oltre 80 eventi gratuiti, una grande notte poetica, installazioni sonore, mostre.

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