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Data di pubblicazione:12/06/2008
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Azienda torinese propone l’«Enotreno»
Testo dell’articolo:Non solo lavoratori e studenti pendolari sono interessati al buon funzionamento dei treni. Ci sono anche privati che credono nelle potenzialità turistiche della linea ferroviaria del Sud Astigiano e vorrebbero trasformarla in un business. È il caso di un maxi progetto, per ora solo sulla carta, a cui sta lavorando l’azienda torinese «Arena ways»: l’idea è rilanciare treni e stazioni sulla linea che da Asti passa per Nizza, Canelli, Santo Stefano Belbo e Castagnole Lanze. Un anello ferroviario di 68 chilometri che, se rivalutato, potrebbe essere non solo utilizzato da pendolari e gente del posto, ma anche ambita meta turistica. Tutto diventerà realtà se sarà finanziato il Muda, il progetto di Museo diffuso astigiano proposto da 19 Comuni delle Unioni «Vigne & Vini» e «Tra Langa e Monferrato» che prevede la compartecipazione di aziende private (dovrebbero investire la metà degli 80 milioni di euro previsti per realizzare tutte le opere). «Arena ways» sarebbe disposta a investire oltre 10 milioni di euro. «L’Astigiano è terra di buona tavola - ricorda Gianluigi Barone, dell’azienda torinese - e il treno potrebbe essere un’ottima opportunità per tanti turisti buongustai». Se il progetto decollerà, si faranno transitare trenta treni al giorno: secondo i calcoli, per sostenere i costi, dovrebbero essere utilizzati ognuno da 40 pendolari e da una cinquantina di turisti. In cantiere anche un Enotreno e il recupero delle stazioni abbandonate con installazioni d’arte contemporanea, visibili solo dai passeggeri del treno.

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