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Data di pubblicazione:16/06/2008
Fonte:Corriere di Bra
Titolo dell’articolo:I nostri pendolari «sbugiardano» l’assessore
Testo dell’articolo:È un paradosso purtroppo molto sentito, anche se può suonare come un assioma qualunquistico: troppo spesso chi ha il polso della situazione non dispone dei mezzi per poterla gestire, mentre chi ha l’autorità su strumenti e risorse appare distante dalle quotidiane esigenze. A conferma, l’ennesimo dialogo a distanza: da un lato il Comitato Pendolari, sostenuto, in rappresentanza degli Enti locali, da una interrogazione del Comune di Alba; dall’altro Trenitalia, con la quale si è interloquito per tramite della Regione. Il carteggio è stato recentemente reso pubblico nei suoi sommi capi, e dalla lettura delle cinque cartelle (scaricabili all’indirizzo www.pendolaribra.altervista.org/richieste), molto dettagliate, emerge quantomeno la sensazione della difficoltà da parte delle istituzioni maggiori a fornire puntuali ed articolate motivazioni a certe scelte decisionali che i pendolari contestano e su cui argomentano minutamente. Ecco qualche esempio.
Si chiede un collegamento in più da Alba per Bra e poi verso Torino, che parta tra le 7.45 e le 8. La Regione risponde adducendo, con ampia perifrasi, alla mancanza di materiale idoneo. Il Comitato, dati alla mano, dimostra che il materiale ci sarebbe, pronto a partire da Alba, con personale a bordo, e con un piccolo aggiustamento di orario potrebbe raggiungere Porta Nuova per le 8.50, rendendo persino superfluo un attuale bus sostitutivo.
Si chiedono migliori collegamenti con Cuneo, eliminando la mezz’ora di allungamento dell’unico diretto del mattino ed inserendo una coppia di treni in più. La Regione (citando Trenitalia) nega nuovamente disponibilità di convogli; eppure chi viaggia sa che tutti i giorni un treno, arrivato a Cavallermaggiore, viaggia a porte chiuse fino a Fossano, mentre un treno vuoto scende da Cuneo per fare servizio da Cavallermaggiore verso Alba. Entrambi hanno a bordo il personale: aprendoli ai viaggiatori, a costo zero, si otterrebbe una coppia di diretti, senza aggiungere una goccia di nafta. E per il bistrattato diretto del mattino, c’è il prospetto, minuto per minuto, stazione per stazione, che dimostra la piena fattibilità di quanto invece dichiarato “incompatibile con la traccia del treno diretto n. 10259 Asti-Alba-Torino”.
Si chiede che, come fu per breve periodo nel 2005, tra Alba e Cavallermaggiore si programmi un treno ogni mezz’ora. Bocciato, citando le difficoltà di quell’anno a rispettare gli orari. Senza però “ricordare” che i ritardi di allora furono dovuti non alla ridotta capacità della linea, quanto alle infiltrazioni nella galleria di Fey e ai rallentamenti oltre Neive.
Il Comitato, poi, ribadisce come sia indispensabile sulle nostre linee che la domanda preceda l’offerta: è inutile continuare a dire che la Alba-Bra sia poco frequentata, quando l’attuale organizzazione degli orari spinge molti pendolari a recarsi in auto a Cavallermaggiore o Fossano o Carmagnola per avere coincidenze più sicure. Se, al contrario, il servizio fosse efficiente e frequente già di suo, sarebbero in molti a preferirlo all’uso del mezzo privato.

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