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Data di pubblicazione:17/06/2008
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Si va a Nizza come nel 1907
Testo dell’articolo:ASTI - Uno sbuffo di vapore domenica mattina tingeva di un grigio più scuro il cielo della stazione di Asti. In piazza Marconi, si passeggiava con il naso rivolto all’insù. Molti, incuriositi, sono andati a vedere che cosa accadeva sull’ultimo binario, il sei, da dove arrivava quel rumore di ferraglia e sbuffi e voci ovattate. E la sorpresa c’era: una grande locomotiva a vapore, di quelle che ormai si vedono solo nei film o al museo, sbuffava ferma sulle rotaie. Tre carrozze d’epoca stracolme di passeggeri. Un fischio e via: si parte. Sono le 9,54 e la destinazione è Nizza Monferrato. Sono stati più di duecento i viaggiatori che hanno raccolto l’invito del «Treno a vapore contro il disagio»: un’iniziativa ideata dall’associazione di volontari «Cerchio aperto» (si occupa di malati psichici) per autofinanziarsi e promossa d’intesa con l’Asl, il Centro di salute mentale e il Comune di Nizza. Un «train de vie» dunque, ma anche un’occasione per assaporare a meno di 40 km all’ora il paesaggio. Appena usciti dalla città, il ponte e gli orti sul Tanaro. Poi da San Marzanotto a Castelnuovo Calcea, è una distesa di boschi, vigne, cascine. Ogni tanto, un capannone: ma non rovina il viaggio. Sui vagoni l’atmosfera è allegra e contagiosa: si ride, si chiacchera. I bimbi salutano gli automobilisti fermi al passaggio a livello che ricambiano, divertiti. Sosta alla stazione di Montegrosso. A tutti viene regalata la borsa in tessuto con la scritta «ViviNizza»: dentro, la colazione (panino al prosciutto e una mela) e la cartina turistica di Nizza. Tra i vagoni, gira il «ferroviere» Giorgio Amerio di Portacomaro, vestito di tutto punto in abiti d’epoca: «Viaggiamo con una locomotiva del 1907 - spiegava - fa un km con venti chili di carbone e cento litri d’acqua. È stata restaurata dal Museo ferroviario di Torino». La guidano Valerio Bergamini ed Enrico Pastori, entrambi di Novara: «Siamo solo in cinque in Piemonte abilitati alla guida di treni d’epoca». Gli «Amici del treno» approfittano dell’occasione per cercare aspiranti «autisti» anche nell’Astigiano. Anche i volontari di «Cerchio aperto» ci sono tutti con la presidente Maria Debenedetti. A bordo c’è pure l’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli. È un attimo e alle 10,40, si arriva alla stazione di Nizza: i viaggiatori sono accolti dalla banda cittadina e dall’Amministrazione al completo. Poi inizia la visita alla città: il Museo Bersano delle contadinerie, il «Campanon», i giardini di Palazzo Crova con tanto di aperitivo. Un giro tra le bancarelle del Mercatino dell’antiquariato e a curiosare tra le collezioni di numismatici e filatelici, occasione anche per vedere il Foro boario appena restaurato. Una visita ad Acqui e poi il ritorno alla stazione di Asti. Una bella giornata. Per una volta niente proteste e polemiche per disservizi e treni in ritardo. In settimana l’assessore Borioli incontrerà il sindaco nicese Maurizio Carcione e i rappresentanti dell’associazione pendolari per discutere dei problemi ferroviari sulla linea e della preannunciata chiusura estiva della biglietteria. Insomma si torna alla normalità.

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