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Data di pubblicazione:21/06/2008
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Dall’assessore regionale Borioli parziali aperture ai pendolari chivassesi
Testo dell’articolo:CHIVASSO - Salvare Chivasso dalla cosiddetta «lunetta» per Aosta, il progetto che priverebbe la città e i pendolari del 25 per cento dei treni da e per Torino, sembra un’impresa possibile. La notizia arriva dall’incontro che si è svolto a Settimo fra tutte le autorità che sul territorio si occupano di trasporto su rotaia e il Comitato Chivasso-Ferrovia. Un incontro fortemente voluto dal sindaco di Settimo Aldo Corgiat, che ha portato allo stesso tavolo il presidente dell’Osservatorio della Tav Mario Virano, gli assessori ai trasporti della Regione Daniele Borioli, della Provincia Franco Campia, il presidente dell’Agenzia per la mobilità metropolitana Giovanni Nigro e, appunto, il Comitato per il nodo ferroviario di Chivasso. Obiettivo dichiarato, dare al territorio qualcosa in cambio dell’impatto dell’Alta capacità. Il «qualcosa» nelle parole di Corgiat è stato chiaro: Settimo, Chivasso, Brandizzo non sono disponibili a trovarsi un elevato traffico di treni merci fra le case e, al tempo stesso, a non avere dei vantaggi reali dall’infrastruttura ferroviaria. Le richieste del sindaco di Settimo sono quelle di un servizio metropolitano ogni 10 minuti e fermate ogni 2 km con i collegamenti interregionali garantiti dal nodo di Chivasso. L’incontro è stata l’occasione per il Comitato chivassese per esporre il progetto già distribuito su migliaia di volantini. «Un raccordo tra la linea per Milano da Chivasso Est alla linea per Ivrea a sud di Montanaro – spiega Carlo Fontana, portavoce del gruppo - e una stazione di interscambio all’incrocio di questo raccordo con la linea ad Alta Capacità». Tre sarebbero i vantaggi: treni interregionali per Milano sulla linea ad Alta Capacità ogni 30 minuti con fermata a Chivasso Nord, Santhià, Vercelli, Novara e Rho Fiera e treni metropolitani prolungati da Torino Stura a Chivasso Nord e in parte a Ivrea, Santhià e Casale. E poi, treni per Ivrea-Aosta con fermata a Chivasso ma senza inversione di marcia e Chivasso Nord come grande stazione di porta del Canavese e dell’area metropolitana. Davanti a questo quadro si sono manifestate aperture inattese. «Dopo la nostra presentazione – dice Fontana – l’assessore Borioli si è detto disponibile a vagliare questo progetto come alternativa alla “lunetta”». Il presidente dell’Osservatorio Tav ha richiesto il progetto entro il 30 giugno, per deciderne l’inserimento nella proposta complessiva da presentare al governo.

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