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Data di pubblicazione:25/06/2008
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Treni: ritardi e disservizi
Testo dell’articolo:Nel mirino dei viaggiatori anche la sporcizia e i vandalismi sui vagoni
Cronaca di ordinari disservizi che hanno come protagonisti, ancora una volta, i treni della provincia. Uno sfogo amaro arriva da uno studente che per poter sostenere un esame all’università di Torino ha dovuto sborsare 15,20 euro. A raccontare la piccola odissea vissuta dal proprio figlio è il padre, rivoltosi direttamente all’associazione pendolari per denunciare l’accaduto.

«Mercoledì scorso mio figlio doveva sostenere un esame universitario a Torino alle 14.30 - racconta Giancarlo Baldissone - Abbiamo consultato per bene l’orario dei pullman dell’Arfea e fortunatamente ce n’era uno che faceva al caso nostro». Secondo l’orario consultabile via Internet il pullman sarebbe dovuto partire alle 11.30 dal piazzale della stazione di Acqui: in tempo per poter prendere il treno in partenza dalla stazione di Alessandria alle 12.29.

«Peccato però che una volta giunti al Movicentro, quel pullman proprio non esisteva - continua il signor Baldissone - Ed è così che decidiamo di raggiungere Alessandria in auto». Ma è proprio a questo punto che iniziano i guai seri. Già perché il treno delle 12.29 è in ritardo di ben 70 minuti. Un tempo troppo lungo che non permetterebbe di raggiungere l’Università in tempo per sostenere l’esame.

«Quindi si decide, al volo, per l’intercity 506 Donatello - continua il genitore - Al volo perché la coda alla biglietteria è troppo lunga e mio figlio sale direttamente sulla carrozza». Il bigliettaio in un primo momento parla di un supplemento di 11.70 e poi, «perché non aveva il resto, mio figlio ha pagato 9,50 euro che, sommati ai 5,70 euro del biglietto, porta a un totale di 15,20 euro». Una somma troppo alta per un passeggero che, suo malgrado, ha dovuto fare i conti con l’inefficienza di altri.

«Si tratta di una situazione che purtroppo siamo abituati a vivere - tuona il presidente dell’associazione pendolari dell’Acquese, Alfio Zorzan - ma che deve cambiare assolutamente». E aggiunge: «È da tempo che tutte le associazioni pendolari della provincia di Alessandria e liguri chiedono la possibilità di poter utilizzare il primo treno utile, anche intercity oppure eurostar, in caso di ritardo del treno prescelto. Trenitalia deve garantire il servizio di trasporto all’utente».

Poi Zorzan mette in evidenza un’altra situazione: la scarsa puntualità sulla linea Acqui Terme - Genova, così come la sempre più scarsa pulizia delle carrozze. Una lamentela quest’ultima suffragata anche da immagini scattate direttamente dagli esasperati passeggeri. Fotografie scattate il 16 giugno scorso sul treno 6166 della linea Genova-Acqui.

«D’accordo che si tratta sicuramente di un episodio di vandalismo, ma non mi sembra giusto che a pagarne le conseguenze debbano essere tutti i pendolari - dice Zorzan - Ora occorre agire subito, al più presto. Le parole e le scuse non sono più sufficienti».

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