<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:01/07/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:“L’ex ferrovia Ceva-Bra deve diventare pista ciclabile”
Testo dell’articolo:A Imperia sono appena stati inaugurati 8 km di pista ciclopedonale, tra San Lorenzo e Santo Stefano, sul sedime della ferrovia dismessa. Una ciclabile che sarà prolungata man mano che i binari verranno spostati a monte, con fondi statali, europei e regionali. In bici dove passava il treno: un progetto «accarezzato» anche per l’ex linea Ceva-Bra, inutilizzata dall’alluvione ‘94, ma mai realizzato, perchè le Ferrovie hanno chiesto finora un prezzo troppo oneroso per cedere l’ex sedime. «La tratta Ceva-Bra è stata l’unica opera pubblica alluvionata nel ‘94 non ricostruita - ricorda Marco Botto, consigliere provinciale e allora assessore ai Lavori pubblici -. Era previsto un finanziamento per ripristinarla, ma venne dirottato altrove. D’intesa con i sindaci, avevamo chiesto alle Ferrovie di poter rilevare l’ex sedime per trasformarlo in una pista ciclabile, ma il progetto non si è mai sviluppato in quanto l’onere richiesto era troppo elevato. Solo una parte venne acquistata dalla Provincia, per completare la fondovalle Tanaro». Prosegue: «Per evitare di creare un precedente fastidioso per le Fs, la cessione potrebbe avvenire come “unicum”, in forma risarcitoria per il mancato ripristino dell’infrastruttura. Ne ho parlato con il presidente Fs, Innocenzo Cipolletta, e attendo un riscontro». Botto ha anche presentato un’interrogazione in Provincia. L’assessore Federico Gregorio: «Il recupero a uso ciclabile è importante, anche perché si tratta di un percorso di valore storico e ambientale. Convocherò a giorni un tavolo con i sindaci, gli assessori regionali Taricco e Sibille e tecnici. Sarà una battaglia perché la Regione si attivi». «La Ceva-Bra è proprietà della Rfi che non intende riutilizzarla, nè operare alcuna manutenzione - interviene Aldo Tichy, coordinatore Nord Ovest della Federazione italiana Amici della bicicletta -. Esistono leggi che prevedono, inascoltate, la procedura di ripristino dei sedimi a uso ciclopedonale.I 30 km di ciò che rimane della Bra-Ceva non avranno la valenza turistica dell’ex ferrovia del Ponente Ligure, tuttavia attraversano un sito naturale e antropizzato di pregio ambientale, da ponti e gallerie a cavallo del tortuoso alveo del Tanaro alle scenografiche rocche dei primi contrafforti delle Langhe, con borghi e castelli rinomati». E ancora: «La Regione, con la Fiab, porta avanti un progetto di rete di percorsi cicloturistici regionali privilegiando quelli di grande importanza turistica. Quello che comprende l’ex Bra-Ceva, denominato “Svizzera-Mare”, prenderà avvio dal Canton Ticino e raggiungerà la Riviera dei Fiori».


Clicca qui per consultare la scansione dell’articolo (formato PDF, 485 kb).

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it