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Data di pubblicazione:03/07/2008
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Nizza Monferrato, estate: torna il calvario dei pendolari
Testo dell’articolo:NIZZA MONFERRATO - Anche quest’anno con l’arrivo dell’estate, si sono fatti sentire i pendolari astigiani che protestano per la chiusura delle biglietterie e altri disservizi «da vacanza» dei treni. Oggi alle 18,30 i problemi estivi delle ferrovie saranno esposti all’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli, invitato a Nizza dal sindaco Maurizio Carcione. Ci saranno Giacomo Massimelli, portavoce dei pendolari della Valle Belbo, e Alfio Zorzan, in rappresentanza dell’Acquese. «Da 15 giugno - ricorda Massimelli - viaggiare in treno è diventato un calvario: il collegamento ferroviorio tra Alessandria e Castagnole Lanze è stato sostituito da bus: è scomodo e obbliga molti lavoratori a utilizzare l’auto». Annuncia il portavoce: «Chiederemo all’assessore di farsi carico del problema delle soppressioni dei treni e delle modifiche degli orari per evitare che si verifichino ogni estate». Altra preoccupazione l’ipotesi di ridurre l’organico e i servizi alla stazione di Nizza: «Chiederemo garanzie sul futuro della nostra stazione e della biglietteria». Sempre in tema di biglietteria, arrivano in questi giorni proteste dai pendolari della linea Asti-Torino: la causa, le code preserali per il rinnovo degli abbonamenti. Spiega il pendolare Alessandro Balliano di Portacomaro: «Rinnovare l’abbonamento è una via crucis: non solo la biglietteria della stazione di Asti ha anticipato la chiusura, ma c’è solo uno sportello aperto. Così chi come me, utilizza treno e mezzi pubblici di Torino, è costretto a farsi qualche ora di coda visto che gli abbonamenti venduti dal tabaccaio valgono solo per il viaggio in treno».
E sugli abbonamenti c’è anche un’interrogazione in Regione presentata dal vice presidente del Consiglio Mariangela Cotto (Forza Italia): riguarda i rinnovi della tessera Ic Pass, il surplus per i pendolari che vogliono utilizzare anche il servizio Intercity. In sintesi, Cotto spiega che «le Ferrovie applicano la tariffa piena (32 euro al mese), mentre la Regione sostiene di aver raggiunto un accordo per mantenere le tessere a 95 euro all’anno. Chi dice bugie?».

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