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Data di pubblicazione:09/07/2008
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Le Fs: un profitto i treni della notte spostati di giorno
Testo dell’articolo:ALESSANDRIA - Ma allora le Ferrovie che vogliono fare dello scalo merci di Alessandria? Trasformarlo in un «hub» nazionale, come da promesse e intese varie, oppure ridimensionarlo con il taglio dei turni notturni com’è appena stato fatto? Alla richiesta di chiarimenti dell’assessore regionale Borioli - avanzata dopo i recenti due scioperi dei ferrovieri alessandrini -, l’Ad di Rete ferroviaria italiana, Michele Mario Elia, spiega in una lettera che non c’è contraddizione. I sindacati avevano manifestato anche il timore che spostare i treni merci dalla notte al giorno potesse avere ripercussioni negative sul trasporto passeggeri. Macché replica Elia, la cui lettera è stata letta nell’ultimo consiglio provinciale da presidente Filippi, a cui l’aveva girata Borioli: «Il traffico merci dello scalo, non saturo nelle fasce diurne, risulta molto scarso in alcuni periodi come la domenica, la festività e le notti». A questo punto Rfi ha deciso «tramite accordi con le imprese ferroviarie, una nuova offerta oraria che ha consentito di spostare i pochi treni notturni nelle fasce diurne. Viene comunque garantito il mantenimento di tutti i treni ed il soddisfacimento di tutta la richiesta commerciale». E in questi primi due mesi, secondo Rfi, tutto ha funzionato. «Lo spostamento ha saturato solo parzialmente i margini di incremento produttivo nelle fasce diurne, inoltre ha permesso di ridurre i costi a parità di offerta». Non una decisione definitiva perchè «in caso di eventuali significative richieste di traffico nella fascia notturna, che ne giustificnino i costi di riapertura, sarà possibile rispristinare l’attività di manovra». E comunque non si pregiudica il «radioso» futuro dell’hub. Il commento di Filippi è stato lapidario: «Se ci avesse spiegato questo durante l’incontro con i sindacati sarebbe stato diverso». Così è mancato il contraddittorio. I sindacati già annunciano che contestano le conclusioni di Elia. E i viaggiatori, costretti sempre più spesso a usare i bus sostitutivi, si chiedono se al loro posto sta viaggiando un carro merci.

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