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Data di pubblicazione:15/07/2008
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:“Alstom competitiva: con i nuovi treni va a 250 km all’ora”
Testo dell’articolo:SAVIGLIANO - Viene presentato oggi ufficialmente a Roma, alla presenza dei massimi vertici del gruppo Alstom, fra i quali il presidente Patrick Kron, l’accordo tra il gruppo ferroviario privato «Ntv», Nuovo trasporto viaggiatori, che fa capo al presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo e all’industriale Diego Della Valle. Si tratta di una commessa per la realizzazione da parte dell’Alstom di 25 treni modello «Agv», capaci di superare i 250 chilometri orari, che verranno realizzati negli stabilimenti italiani e francesi del gruppo. Il presidente dell’Alstom Italia e vicepresidente del gruppo per il Sud Europa, Emilio Gallocchio, fa il punto della situazione.


Ingegner Gallocchio, che valore assume, in un momento critico come questo, una commessa del genere?

«È molto importante per il nostro gruppo in Italia ed anche per Savigliano, dove verranno costruiti i treni insieme al sito di La Rochelle, in Francia. Ciò significa che siamo pronti per altre commesse, nel momento in cui il mercato lo richiederà. Non dimentichiamo che, per quanto riguarda l’Italia, sono ben quattro anni che non riceviamo ordini, per cui siamo andati avanti puntando essenzialmente sulle commesse provenienti dall’estero».


Come si prospetta il futuro?

«Abbiamo concluso l’ordine per i Pendolini destinati alla linea Helsinki– San Pietroburgo; la britannica Virgin ci ha nuovamente dato fiducia chiedendoci altri treni, mentre speriamo di chiudere presto una nuova commessa con il Kazakhistan. Ma è tutto lavoro che arriva da oltre confine».


Esiste un legame tecnico tra il Pendolino e il nuovo Agv?

«Sebbene appartengano a due segmenti diversi, perchè l’Agv è un treno ad alta velocità, mentre il pendolino è leader nel settore tra 200 e 250 chilometri orari, ci sono parecchie parti in comune, che realizzano una sinergia all’interno del nostro gruppo. Questo ci permette di essere competitivi, anche se tecnicamente sono due prodotti diversi. Per noi l’Agv assume una grande importanza, in quanto la richiesta nasce da un cliente privato che punta su alcune regole fondamentali. Queste ultime sottolineano la validità del nostro prodotto. Il fatto che verrà realizzato per metà negli stabilimenti italiani, ci fa ben sperare anche per il futuro».


L’ordine può costituire un rilancio anche in termini di immagine, dopo i problemi dei Minuetto?

«I problemi si sono verificati per metà in Piemonte, dove siamo presenti. Ci sono schiere di tecnici che si stanno confrontando per risolvere il problema del consumo anomalo delle ruote e non per questo si deve mettere una “croce” su un treno che, per il resto, viaggia bene in tutto il resto d’Italia e trasporta ogni giorno milioni di persone».


Quali prospettive prevede per Savigliano?

«Savigliano è e rimarrà centro d’eccellenza nel gruppo Alstom: è un sito di alta ingegneria, tant’è che continuiamo ad assumere tecnici. Certo, se manca la produzione per il mercato interno, se non ci sono le commesse, il problema si pone e diventa difficile mantenere un livello così alto. Ma noi crediamo ancora in questo mercato».


Quale messaggio può venire dalla presentazione Roma?

«Che con l’Agv in Italia il sindacato dovrebbe avere maggiore fiducia nell’organizzazione che si è data l’azienda, la quale dimostra di poter competere e sapersi affermare. Anche Savigliano ne trarrà beneficio».

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